Con il Vesuvio sullo sfondo, nasce l’ISLANDA DELLA CAMPANIA | Pace e felicità regnano dall’Anno Mille

Situato alle pendici del Monte Somma, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, esiste un Comune chiamato l’Islanda della Campania
Si tratta di una delle località più suggestive della città metropolitana di Napoli. Con una popolazione di circa 27.000 abitanti, rappresenta un centro abitato di rilievo storico, culturale e paesaggistico nella Campania.
Il nome del comune deriva probabilmente dalla martire cristiana Sant’Anastasia, anche se non si escludono influenze greco-bizantine risalenti alle prime comunità cristiane della zona. Le prime testimonianze scritte del borgo risalgono all’epoca medievale, ma la presenza umana nell’area è ben più antica, come confermano vari ritrovamenti archeologici.
Nel corso dei secoli, Sant’Anastasia ha attraversato le dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese, con una storia ricca di eventi e trasformazioni che hanno segnato il suo sviluppo urbano e culturale.
Una delle peculiarità più affascinanti di Sant’Anastasia è la sua posizione geografica: sorge infatti sul versante nord-orientale del complesso vulcanico Somma-Vesuvio. La presenza del Monte Somma, geologicamente più antico del Vesuvio e caratterizzato da una vegetazione rigogliosa, crea un paesaggio unico e suggestivo.
Islanda della Campania
Proprio per queste particolarità paesaggistiche, il comune è stato soprannominato “Islanda della Campania”: un paragone poetico che richiama i contrasti tra le rocce vulcaniche nere, la vegetazione selvaggia e i cieli spesso nuvolosi che ricordano, per certi versi, i paesaggi dell’isola nordica. Un titolo affettuoso che sottolinea il fascino naturale, quasi primordiale, del territorio anastasiano.
Il territorio rientra nel Parco Nazionale del Vesuvio, un’area protetta che custodisce una straordinaria biodiversità e una grande ricchezza geologica. Per questo motivo, Sant’Anastasia è meta ideale per escursionisti, fotografi naturalisti e amanti del trekking. Il comune ospita numerosi edifici di rilievo. Spicca tra tutti il Santuario della Madonna dell’Arco, uno dei principali santuari mariani del Mezzogiorno, meta di pellegrinaggi durante tutto l’anno, in particolare il Lunedì in Albis, quando migliaia di fedeli, noti come “fujenti”, giungono a piedi da ogni parte della Campania.
Cultura e tradizioni
Nel centro storico si trovano anche la Chiesa parrocchiale di Sant’Anastasia, antichi palazzi e architetture rurali che raccontano la storia sociale ed economica del borgo. Profondamente legata alla religione e alle tradizioni popolari, la cultura locale si esprime attraverso eventi come la Festa della Madonna dell’Arco. L’enogastronomia è un altro punto di forza: il terreno vulcanico rende fertili le coltivazioni di pomodori, uva, olio e vino, che costituiscono il cuore della cucina anastasiana.
Tra panorami vulcanici mozzafiato, devozione popolare e tradizione agricola, Sant’Anastasia si distingue come una gemma nascosta alle porte di Napoli. Il suo soprannome di “Islanda della Campania” non è solo una curiosità: è la conferma di un’identità forte, originale e profondamente radicata nel territorio.