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Non te lo dicono, ma le multe in Campania potrebbero essere tutte ILLEGITTIME | Queste le zone incriminate

Autovelox
Pioggia di proteste per gli autovelox sulla Telesina – pexels – salernosera

La Strada Statale 372 Telesina, che collega Benevento a Caianello attraversando il cuore del Sannio, è da tempo una delle arterie più trafficate e temute dagli automobilisti campani.

Non solo per la sua pericolosità – acuita da una carreggiata a corsia unica per senso di marcia e da frequenti incidenti – ma anche per la presenza massiccia di autovelox.

Oggi, però, questi strumenti di rilevazione della velocità sono al centro di un vero e proprio scandalo: molti di essi risultano privi di omologazione, mettendo a rischio l’intera validità delle multe emesse negli ultimi anni.

Secondo quanto riportato da Il Sannio Quotidiano, lungo appena 25 chilometri della Telesina sarebbero stati installati ben sette autovelox. La particolarità? Alcuni di questi dispositivi sono gestiti da comuni che si trovano anche a 7-8 chilometri di distanza dalla strada stessa. Si tratta di paesi come Paupisi, Puglianello, Castelvenere e Torrecuso, piccoli enti locali che nel 2022 hanno incassato complessivamente circa 2,8 milioni di euro solo grazie alle sanzioni stradali. Il comune di Paupisi, in particolare, ha raccolto ben 1,5 milioni di euro, una cifra sproporzionata rispetto alla sua dimensione territoriale e demografica.

Il problema più grave, tuttavia, è emerso nei mesi scorsi grazie a una sentenza del Giudice di Pace di Guardia Sanframondi: un’automobilista ha visto annullata la propria multa perché l’autovelox che aveva rilevato l’infrazione non era omologato, bensì solo approvato dal Ministero delle Infrastrutture. Una differenza tecnica ma sostanziale. L’omologazione, infatti, è l’unico strumento che certifica il corretto funzionamento dell’apparecchio secondo le normative in vigore. In sua assenza, ogni rilevazione di velocità diventa legalmente contestabile.

Ricorsi a valanga

Questa decisione ha aperto la strada a una valanga di ricorsi. In tutta la Campania – e in particolare nel Sannio – migliaia di cittadini stanno valutando di impugnare le multe ricevute sulla Telesina, chiedendone l’annullamento. Le associazioni dei consumatori, come Altroconsumo e Codacons, hanno già lanciato campagne di informazione invitando i cittadini a verificare la documentazione tecnica degli autovelox da cui provengono le sanzioni e, se privi di omologazione, a presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.

Il fenomeno non riguarda solo la Campania, ma in questa regione appare particolarmente grave. In un contesto economico già fragile, dove la mobilità quotidiana è spesso un’esigenza lavorativa, vedersi recapitare multe elevate – magari illegittime – è vissuto da molti come un’ingiustizia inaccettabile. Il dubbio, sempre più diffuso, è che questi autovelox servano più a fare cassa che a garantire la sicurezza stradale.

Autovelox
Entro metà giugno obbligatorio l’adeguamento degli autovelox – pexels – salernosera

Obbligatorio l’adeguamento degli autovelox

Il Ministero delle Infrastrutture ha fissato la data del 12 giugno 2025 come termine ultimo per l’adeguamento di tutti gli autovelox alla normativa vigente. Dopo quella data, i dispositivi non conformi dovranno essere disattivati.

Intanto, lungo la Telesina cresce la rabbia e si moltiplicano le proteste. Non si contesta il principio di legalità e sicurezza, ma il modo opaco e discutibile con cui molti comuni campani sembrano aver sfruttato le falle del sistema. Una lezione che, si spera, porterà maggiore trasparenza nella gestione della sicurezza stradale.