Perdifumo, maltrattamenti ed estorsione alla zia: ragazza 31enne finisce in carcere

Ad eseguire la misura cautelare nei confronti della giovane sono stati proprio i carabinieri della compagnia di Perdifumo
Gli episodi di violenza in famiglia sono purtroppo sempre più frequenti e in possono accadere ovunque. Anche nell’hinterland salernitano in alcune occasioni si verificano questi macabri episodi con conseguenze decisamente tristi e catastrofiche.
Uno degli ultimi di tempo è andato in scena a Perdifumo località situata appunto nella provincia di Salerno. Protagonista una ragazza di 31 anni accusata di aver maltratto la zia e di averle estorto denaro.
Inoltre stando a quanto emerso dalle indagini si sarebbe macchiata anche di alcune rapine ai danni della sua congiunta. I militari della stazione locale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Vallo della Lucania su richiesta della Procura.
Un’operazione meticolosa che ha fatto emergere dei dettagli piuttosto sconcertanti e che fanno emergere sempre più dubbi sulla tenuta di questa società in cui anche i valori principali come quelli della famiglia vengono messi da parte per il mero denaro.
I gravi indizi ai danni dell’indagata
Il tutto è partito in seguito alla denuncia da parte della vittima, che hanno consentito ai carabinieri di poter raccogliere degli importanti indizi in merito alla colpevolezza dell’indagata. Non è stato un lavoro semplice e naturalmente non è stato per niente piacevole.
In base a quanto emerso la 31enne avrebbe vessato la zia con continue richieste di denaro e con violenze verbali e fisiche. Dunque non si sarebbe fermata dinanzi a nulla pur di arrivare al suo obiettivo, nemmeno di fronte ad una donna in ginocchio che non sapeva più come placare la sua furia.
Il caso analogo del 19enne che ha violato il divieto di avvicinamento alla madre
A qualche chilometro di distanza, nella fattispecie a Nocera Inferiore è stato invece arrestato un 19enne, reo di aver violato il divieto di avvicinamento nei confronti della madre che era stato decretato nei suoi confronti. Trattasi anche in questo caso della conseguenza di maltrattamenti ed estorsioni di denaro. Il ragazzo è stato sorpreso nei pressi dell’abitazione della donna senza però avere nessuna autorizzazione che glielo consentisse.
Dunque due vicende analoghe che testimoniano sempre di più il disagio di alcuni ragazzi, che faticano anche ad avere un rapporto civile con le persone del proprio nucleo familiare. Le cause di questo trend sono molteplici e probabilmente andrebbero analizzate con maggiore cura e frequenza.