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INPS CAMBIA LE REGOLE: addio disoccupazione, migliaia di italiani in trappola | Nessuno ti aveva avvisato

Ferie
Ferie da consumare? Fallo prima che sia troppo tardi – pexels – salernosera

Se hai appena perso il lavoro e stai pensando di richiedere la NASpI, cioè l’indennità di disoccupazione, è importante che tu sappia una cosa: le regole sono cambiate.

Potresti infatti avere delle sorprese poco piacevoli, soprattutto se ti sei lasciato alle spalle delle ferie non godute. Quelle ferie che ti erano rimaste, e che magari non hai avuto modo di utilizzare, potrebbero metterti i bastoni tra le ruote. L’INPS potrebbe decidere di non concederti la NASpI proprio per questo motivo.

Tutto nasce da una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 13558 del 21 maggio 2025, che ha chiarito un punto molto delicato: quando si parla di “giorni lavorativi effettivi” ai fini del diritto alla NASpI, non si intendono più solo i giorni in cui sei stato fisicamente al lavoro. Contano anche quelli in cui sei stato retribuito pur non lavorando, come ad esempio ferie, permessi, festività, e simili.

Detto in parole semplici, se hai accumulato tante ferie e non le hai usate, per l’INPS è come se tu fossi ancora legato al tuo datore di lavoro, almeno sotto il profilo economico. E questo potrebbe far slittare o addirittura annullare il tuo diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione.

Per ottenere la NASpI, infatti, è necessario aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 4 anni prima della fine del rapporto. Ma con questa nuova interpretazione, non basta semplicemente aver svolto attività lavorativa. Ora entrano in gioco anche i periodi pagati ma non lavorati. E qui possono iniziare i problemi.

Qualche esempio pratico

Se, ad esempio, hai lasciato l’azienda con 15 giorni di ferie ancora da smaltire, l’INPS potrebbe considerare che, per quei giorni, eri comunque retribuito, e quindi non ancora “disoccupato” a tutti gli effetti. Di conseguenza, la tua NASpI potrebbe partire in ritardo, o addirittura essere respinta.

Che cosa puoi fare in una situazione del genere? Prima di tutto, controlla con attenzione la tua busta paga o il tuo CUD, per capire se ti restano giorni di ferie non godute. In caso positivo, sappi che potrebbero influire sul tuo diritto alla disoccupazione. Non è detto che tu la perda del tutto, ma è possibile che il pagamento venga rinviato di qualche settimana. Se hai dei dubbi, è sempre una buona idea rivolgerti a un CAF, a un patronato o a un consulente del lavoro. Possono aiutarti a capire meglio la tua situazione e, se necessario, a predisporre un ricorso.

INPS
INPS – pexels – salernosera

Le eccezioni che confermano la regola

Va detto che ci sono anche delle eccezioni. Se eri in malattia, in maternità, in cassa integrazione o in congedo per disabilità, quei periodi non vengono conteggiati in modo penalizzante. In quei casi, infatti, il rapporto di lavoro è davvero sospeso, e non si tratta di giorni retribuiti normali.

Insomma, questo cambiamento rischia di penalizzare tante persone proprio nel momento in cui avrebbero più bisogno di un sostegno economico. Ecco perché è fondamentale prestare attenzione e agire per tempo. Anche le ferie, oggi, possono fare la differenza tra avere o non avere diritto alla NASpI.