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ULTIM’ORA – Trovata una NUOVA REGGIA di Caserta in Campania | Gli abitanti sono senza parole, è spettacolare

Reggia di Caserta
Reggia di Caserta- Foto di Mario Thomas da Pexels-SalernoSera.it

I tesori nascosti vengono alla luce quasi quotidianamente in Campania: ecco la nuova perla scoperta dai visitatori di Caserta.

Neanche gli stessi residenti della provincia di Caserta avevano intuito la potenzialità di questo luogo recentemente finito tra i più meritevoli di una visita turistica.

Il Real Sito di Carditello, ribattezzato da molti “la seconda Reggia di Caserta”, è un autentico gioiello architettonico di epoca borbonica.

Situata nel comune di San Tammaro, a pochi chilometri dalla celebre Reggia vanvitelliana, Carditello fu uno dei 22 siti reali della dinastia dei Borbone di Napoli.

Questi luoghi erano pensati non solo come luoghi di svago ma anche come esempi avanzati di impresa agricola e industriale illuminista.

Real Sito di Carditello: castello borbonico dalla raffinata eleganza neoclassica

Immersa in un tempo in una vasta tenuta di boschi e coltivazioni, la Reggia di Carditello rappresentava una “Reale Delizia”. Questa era l’espressione con cui si indicavano i luoghi preferiti per il soggiorno della corte. Concepita da Carlo di Borbone per la caccia e l’allevamento, fu trasformata da Ferdinando IV in un’azienda modello per la coltivazione del grano e la selezione di razze bovine e equine. Il progetto architettonico fu affidato a Francesco Collecini, allievo di Luigi Vanvitelli, lo stesso architetto della Reggia di Caserta, come riportato dal sito del Ministero della Cultura.

Dopo il passaggio di proprietà all’Opera Nazionale Combattenti nel 1920 e l’occupazione militare tedesca nel 1943, la tenuta perse gran parte del suo patrimonio fondiario e fu lentamente dimenticata. Nel 2012, però, grazie ad una mobilitazione popolare durante il censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI, le istituzioni hanno cominciato ad agire.

Real Sito di Carditello
Real Sito di Carditello- Foto di Raffaele Felaco da Pexels-SalernoSera.it

Come e quando visitare la Reggia di Carditello con visite guidate

Nel 2016, grazie a un accordo tra Ministero della Cultura, Regione Campania e Comune di San Tammaro, la tenuta è stata affidata alla Fondazione Real Sito di Carditello, che oggi ne cura la tutela e la valorizzazione. Oggi il sito è visitabile, anche se con orari limitati: il sabato pomeriggio e la domenica dalle 11 alle 16, con visite guidate prenotabili. Nonostante la perdita dei boschi originari, la struttura centrale conserva la sua imponenza neoclassica.

Il Real Sito di Carditello racconta ancora oggi una visione illuminata di sviluppo agricolo e benessere sociale voluta dai Borbone. Faceva infatti parte di un sistema integrato che comprendeva anche San Leucio per la seta, Persano per l’allevamento e il Fusaro per la pesca. Una visita alla reggia di Carditello rappresenta un’occasione unica per scoprire la Campania borbonica.