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Tra un Festival del vino e panorami mozzafiato si erge il paese del PICCOLO LORD di Avellino | Qui sono tutti cugini e nipoti

Calitri
Uno scorcio di Calitri e le sue case color pastello – salernosera

Hai mai sentito parlare di Calitri? È un piccolo borgo dell’Irpinia, adagiato tra le colline della provincia di Avellino

Fino a poco tempo fa era conosciuto da pochi, ma oggi sta attirando l’attenzione di viaggiatori da tutta Italia – e anche dall’estero – grazie al suo fascino autentico, fatto di storia, natura e calore umano.

C’è chi lo chiama affettuosamente “il paese del piccolo lord”. Un soprannome curioso, che ben si adatta all’atmosfera elegante e un po’ fuori dal tempo che si respira passeggiando tra le sue stradine. C’è qualcosa di nobile e poetico in quei palazzi color pastello, nei vicoli che si arrampicano tra le case, e nei panorami che si aprono all’improvviso, lasciando senza fiato.

Il cuore del paese è il suo borgo vecchio, una zona in parte abbandonata dopo il terremoto del 1980, ma che oggi sta tornando a vivere grazie a progetti di recupero e al crescente interesse da parte di artisti, fotografi e spiriti creativi. Passeggiare da queste parti è come fare un viaggio nel tempo: tra scorci pittoreschi, archi in pietra, portoni antichi e silenzi che raccontano storie.

In cima, il Castello domina il paesaggio e regala una vista spettacolare sulla valle dell’Ofanto. Accanto, la Chiesa Madre di San Canio, con il suo campanile che svetta tra i tetti, e le affascinanti grotte tufacee, scavate nella roccia e un tempo usate come cantine o rifugi. Tutto qui parla di radici profonde e di una comunità che ha saputo resistere e reinventarsi.

Lo Sponz Fest è una occasione imperdibile

Ma Calitri non è solo bellezza architettonica: è anche un luogo vivo, dove la cultura è protagonista. Ogni anno, ad agosto, il borgo si anima grazie allo Sponz Fest, il festival ideato dal cantautore Vinicio Capossela. Una settimana di musica, teatro, installazioni artistiche e incontri, che ha trasformato Calitri in un punto di riferimento per chi cerca un turismo diverso, più lento, più profondo.

E poi c’è l’accoglienza. Qui non sei un semplice turista: sei un ospite, spesso accolto come un vecchio amico. I B&B sono a conduzione familiare, gli agriturismi immersi nella natura, e le case vacanza si aprono su panorami che sembrano dipinti. Il vero lusso, qui, è la semplicità.

Borgo
Calitri è noto come “il borgo del piccolo Lord” – salernosera

Lagane e cavatelli i piatti più tipici del borgo

A tavola, poi, si scopre il cuore contadino dell’Irpinia. Le lagane e ceci, i cavatelli al sugo, il torrone artigianale, l’olio extravergine e i salumi locali raccontano una cucina autentica, fatta di ingredienti genuini e sapori che sanno di casa.

In un’Italia fatta di borghi che rischiano di scomparire, Calitri è l’eccezione: un esempio di come si possa rinascere grazie alla cultura, alla bellezza e al calore umano. E forse è proprio questo che lo rende così speciale, così simile a quel “piccolo lord” che porta nel nome: un po’ aristocratico, un po’ sognatore, ma con i piedi ben piantati nella sua terra.