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Dominata da un castello medievale nasce la SENTINELLA D’IRPINIA | Si estende su tre colli e offre viste sulla valle

Monteverde
Monteverde, uno scorcio – salernosera

Nel cuore dell’Alta Irpinia sorge un piccolo comune che racchiude in sé secoli di storia e un presente che guarda al futuro con determinazione.

Con poco più di 700 abitanti, potrebbe apparire come uno dei tanti borghi italiani che resistono al tempo e allo spopolamento. Eppure, negli ultimi anni, si è distinto come esempio virtuoso di rinascita territoriale e innovazione, diventando un modello per l’intero Mezzogiorno.

Inserito tra I Borghi più Belli d’Italia, Monteverde ha saputo valorizzare il proprio patrimonio storico e naturalistico con intelligenza e lungimiranza. Il suo castello medievale, che domina l’abitato da una posizione scenografica, è il simbolo di una comunità che ha scelto di investire nella cultura e nell’accoglienza.

Il borgo ha una storia che affonda le radici nel periodo longobardo e che si intreccia con quella del Regno di Napoli e delle famiglie feudatarie che si sono succedute nei secoli. Ma non è solo nella memoria che Monteverde ha trovato la sua forza.

Negli ultimi anni, infatti, il piccolo centro irpino è salito agli onori della cronaca per una serie di iniziative all’avanguardia, tra cui progetti di smart village, mobilità sostenibile e accessibilità.

L’attenzione alle persone con disabilità

In particolare, Monteverde è stato il primo comune italiano a dotarsi di un sistema di mobilità elettrica pensato per le persone con disabilità, che consente a tutti di esplorare il centro storico senza barriere. Un’iniziativa che ha ricevuto numerosi riconoscimenti e che ha contribuito a fare del borgo un esempio di inclusività e innovazione sociale.

Monteverde è anche uno dei comuni più attivi nella promozione del turismo esperienziale. Ogni estate, il borgo si trasforma in un grande teatro a cielo aperto grazie allo spettacolo multimediale “Il Grande Spettacolo dell’Acqua”, messo in scena presso l’invaso artificiale del lago di San Pietro. Una produzione artistica imponente, con giochi di luci, musica e fontane danzanti, che attira migliaia di visitatori e sostiene l’economia locale. Ma anche al di fuori dell’estate, Monteverde non smette mai di offrire motivi per essere visitato: dalle escursioni naturalistiche alla scoperta del vicino parco fluviale, fino ai percorsi enogastronomici che valorizzano i prodotti tipici dell’Irpinia, come l’olio, il vino e i formaggi artigianali.

Monteverde di notte
Monteverde di notte – pexels – salernosera

L’equilibrio tra il borgo e l’ambiente

Un altro punto di forza di Monteverde è il suo rapporto equilibrato con l’ambiente. Il borgo è immerso in un contesto paesaggistico incontaminato, tra boschi, colline e corsi d’acqua. Qui la qualità della vita si misura nel silenzio, nell’aria pulita, nel senso di comunità che ancora si respira tra le viuzze del centro storico. E proprio grazie a questa dimensione a misura d’uomo, Monteverde è riuscito a trattenere giovani, attrarre nuovi residenti e proporre una visione del futuro che non rinuncia alle proprie radici.

Monteverde non è solo un posto da visitare: è un laboratorio di buone pratiche, un esempio concreto di come anche nei piccoli centri si possa fare innovazione. Un borgo che racconta l’Italia autentica, dove passato e futuro camminano insieme.