Nessuno ci scommette due soldi eppure questo è il paese più TECNOLOGICO della Campania | Il caffè te lo fanno col telefono
In un’Italia che spesso fatica a coniugare storia e innovazione, c’è un piccolo comune che rappresenta un esempio virtuoso di modernità inclusiva.
Stiamo parlando di Monteverde, un suggestivo borgo medievale in provincia di Avellino, in Campania, che non solo vanta il riconoscimento come uno dei “Borghi più belli d’Italia”, ma si sta anche distinguendo per un impegno concreto verso l’inclusione sociale.
Monteverde ha recentemente ottenuto un importante riconoscimento per le sue iniziative innovative in ambito sociale, che dimostrano come anche un piccolo centro possa diventare laboratorio di sperimentazione e progresso. Il progetto più emblematico? Un sistema di videosorveglianza intelligente, pensato non per la sicurezza in senso tradizionale, ma per aiutare le persone con disabilità visive a muoversi in sicurezza nel centro storico.
Il cuore dell’iniziativa sta in un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia: telecamere e sensori installati in punti strategici del borgo comunicano in tempo reale con dispositivi mobili o auricolari delle persone cieche o ipovedenti. Il sistema fornisce indicazioni vocali, avvisi sugli ostacoli e suggerimenti sul percorso più sicuro da seguire.
In pratica, una guida virtuale e invisibile che trasforma la passeggiata tra i vicoli del paese in un’esperienza autonoma e serena anche per chi ha difficoltà visive.
Patrimonio culturale accessibile a tutti
Questo progetto nasce da una visione precisa: rendere il patrimonio culturale e urbano accessibile a tutti. E non si tratta di un intervento isolato. Negli ultimi anni Monteverde ha infatti investito in una serie di politiche orientate al welfare di comunità, valorizzando l’inclusione come leva di sviluppo. A testimoniarlo non è solo la videosorveglianza assistita, ma anche l’attenzione all’eliminazione delle barriere architettoniche, all’accessibilità degli edifici pubblici e all’organizzazione di eventi culturali aperti e fruibili da tutti.
La scelta di adottare una tecnologia tipicamente associata alla sorveglianza per scopi sociali e umanitari è di per sé una svolta. Si tratta di un esempio concreto di come la tecnologia, se guidata da valori, possa migliorare la vita quotidiana e abbattere barriere invisibili. Un modello che altri comuni stanno guardando con interesse, in una logica di replicabilità che potrebbe trasformare le città italiane in luoghi più inclusivi.
L’iniziativa è stata finanziata con fondi europei
Il merito va anche alla capacità del Comune di intercettare fondi europei e regionali, oltre che alla collaborazione con associazioni per persone con disabilità e università, che hanno contribuito allo sviluppo del sistema e alla sua personalizzazione sulle esigenze specifiche del territorio.
Monteverde, con i suoi poco più di 700 abitanti, dimostra che l’innovazione non è solo questione di dimensioni o risorse economiche, ma di visione, sensibilità e volontà politica. E così, tra le sue stradine di pietra, illuminate da una lunga storia e ora da una nuova luce tecnologica, si muove oggi una comunità più unita, consapevole e attenta al benessere di tutti. Un piccolo borgo, insomma, che sta diventando un grande esempio.