Alluvione Sarno: 27 anni fa andava in scena una delle tragedie più atroci della storia della Campania
Il 5 maggio del 1998 all’apice di giorni di piogge incessanti, circa 140 frane si abbatterono sui comuni di Sarno, Brancigliano e Siano
L’alluvione di Sarno è probabilmente una delle pagine più tristi non solo della storia della nostra regione, bensì della storia italiana. Oggi ricade il 27 anniversario da quel giorno nefasto che provocato tanta paura e tanto dolore.
Come riportato da vigilfuoco.it il 5 maggio 1998 quando ormai da giorni in tutto il circondario pioveva in maniera intensa, il Monte Pizzo d’Alvano a ridosso del comune di Sarno ha ceduto in maniera irreversibile.
La montagna si trasformò in un fiume di fango e detriti con oltre 140 frane che falcidiarono i territori di Sarno, Brancigliano e Siano. Oltre due milioni di metri cubi di materiale che giunsero anche nei comuni di Quindici in Irpinia, di San Felice a Cancello nel casertano e altre località del salernitano e del napoletano.
Fin da subito si era capito che la situazione era a dir poco drammatica, basti pensare che la frazione di Episcopio è stata completamente distrutta. Edifici crollati, morti e dispersi ovunque completarono un quadro piuttosto agghiacciante e che ancora oggi lascia senza parole.
I salvataggi più importanti compiuti in quei giorni
Qualcuno è riuscito a mettersi in salvo sui tetti delle case in attesa di essere soccorso, altri invece si sono messi alla ricerca dei parenti dispersi. Dalle 15:00 del 5 maggio alla mezzanotte del 6 maggio si sono verificati gli eventi più pesanti, che purtroppo hanno comportato molteplici decessi.
In tutto ciò però grazie al lavoro dei vigili del fuoco sono state salvate delle vite in maniera quasi clamorosa. Un uomo rimasto intrappolato in cantina per 72 ore fu soccorso e portato successivamente in ospedale tramite un elicottero.
Lo spaventoso bilancio delle vittime
L’ultimo ritrovamento di una persona ancora in via è avvenuto l’8 maggio quando un ragazzo è stato di fatto estrapolato dal fango. Alla fine però il bollettino recitava 160 morti di cui 137 solo nel comune di Sarno. Anche per questo l’alluvione è stata poi sempre associata al comune salernitano, nonostante abbia colpito diverse zone della regione.
Una tragedia che però portò ad un cambiamento di approccio importante. Infatti con il Decreto-Legge numero 180 del 1998 noto come “Decreto Sarno” convertito successivamente nella Legge numero 267 del 3 agosto 1998 è stata stabilita una risolutiva accelerazione delle attività di perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico oltre che del potenziamento delle reti di monitoraggio e sorveglianza.