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ULTIM’ORA: ABOLITA L’ORA LEGALE | La decisione era già nell’aria da tempo: doveroso per proteggere gli ammalati

Orologio a muro
Orologio a muro- Foto di Shawn Stutzman da Pexels-SalernoSera.it

Il ritorno all’ora legale potrebbe saltare molto presto: ecco perché questa convenzione secolare dovrebbe essere abolita in modo da ottenere benefici sulla salute mentale e fisica degli italiani.

L’Italia potrebbe dire addio all’ora legale, dopo anni di discussioni e confronti sull’argomento. Il Governo potrebbe decidere di abolire definitivamente il sistema che prevedeva lo spostamento delle lancette avanti di un’ora nei mesi estivi.

Il dibattito coinvolge esperti, associazioni e cittadini e trova fondamento in recenti studi che sottolineano l’impatto negativo del cambio d’orario sulla salute sia fisica che mentale.

L’ora legale è nata come convenzione per ottimizzare il consumo energetico, ma il risparmio effettivo è considerato marginale rispetto ai disagi causati alla popolazione, che non vede l’ora di sbarazzarsene.

Il Ministero della Salute ha infatti evidenziato un aumento dei disturbi del sonno, dello stress e persino del rischio cardiovascolare nei giorni immediatamente successivi all’introduzione dell’ora legale, come riportato da VanityFair.

Ora legale: il risparmio energetico giustifica davvero il cambio di orario?

A favore dell’ora legale c’è sempre stata la motivazione legata al risparmio energetico. Tra il 2004 e il 2023, l’Italia ha beneficiato di un minor consumo elettrico pari a circa 11,7 miliardi di kWh. Il risparmio economico si è attestato intorno ai 2,2 miliardi di euro. Il progresso tecnologico e la crescente efficienza degli impianti di illuminazione, però, hanno ridotto significativamente l’impatto di questa misura. Secondo i dati di Terna, negli ultimi sette mesi di ora legale il Paese ha risparmiato circa 90 milioni di euro, ma il beneficio ambientale ottenuto non è ritenuto sufficiente di fronte ai disagi provocati ai cittadini.

Bisogna considerare, però, che l’abolizione dell’ora legale comporta implicazioni a livello di trasporti e comunicazioni. I settori ferroviario e aereo dovranno adeguarsi alla nuova situazione, evitando le periodiche modifiche ai loro orari. Sarà necessario anche coordinarsi con altri Paesi europei: alcuni Stati hanno già espresso la volontà di mantenere il cambio d’orario, altri, come la Francia e la Germania, sono ancora divisi sulla questione.

Cambiare orario
Cambiare orario- Foto di energepic da Pexels–SalernoSera.it

I Paesi che hanno abolito l’ora legale e la decisione dell’Italia

La questione è stata discussa, quindi, anche fuori dai confini nazionali. Già nel 2018 il Parlamento Europeo aveva chiesto alla Commissione di valutare la possibilità di porre fine al cambio d’ora. All’epoca una consultazione pubblica aveva visto l’84% dei partecipanti esprimersi contro questa pratica. Nel 2019, la Commissione ha concesso libertà di scelta ai singoli Stati membri. L’assenza di una decisione unitaria ha generato un quadro frammentato.

Mentre la Russia ha già detto addio all’ora legale nel 2011, altri paesi extraeuropei, come gli Stati Uniti, continuano a utilizzarla. In Africa e in gran parte dell’Asia, invece, la pratica non è mai stata adottata, dato che la variazione delle ore di luce durante l’anno è minima. Ora tocca all’Italia decidere da che parte stare.