Vi togliamo fino all’ultimo centesimo | Doveva essere un aiuto dello Stato invece è il MALUS DI CARNEVALE: ci levano più di 500€

Un importante aiuto statale rischia di trasformarsi in una responsabilità da evitare: ecco come potrebbero essere sottratti oltre 500 euro alle famiglie italiane alle prese con le difficoltà economiche.
Nel 2024 è stata introdotta la “Carta Dedicata a Te” come misura di sostegno economico per le famiglie italiane in difficoltà. Il beneficio è pensato per tutti i cittadini con evidenti problemi economici che faticano ad arrivare a fine mese.
Il sussidio consiste in un contributo di 500 euro da spendere per l’acquisto di beni di prima necessità: l’iniziativa sembra essere stata gestita con successo da Poste Italiane.
Con l’arrivo del 2025, però, emergono notizie preoccupanti riguardo a questa misura. Il budget stanziato è stato significativamente ridotto, è stato conseguenzialmente ridotto l’importo erogato e c’è una restrizione dei criteri di accesso.
Il cambiamento è visto come una sorta di “Malus di Carnevale” e rischia di sottrarre oltre 500 euro alle famiglie che contavano su questo sostegno per riuscire a far fronte alle tante spese quotidiane.
Fondi ridotti per la “Carta Dedicata a Te”: i nuovi criteri di assegnazione
Per il 2025 la Legge di Bilancio ha previsto un incremento di circa 50 milioni di euro sul Fondo destinato alla distribuzione di derrate alimentari. Parallelamente è previsto anche un aumento di 500 milioni di euro per l’acquisto di beni di prima necessità per famiglie con un ISEE non superiore a 15.000 euro. Per chi ha diritto, invece, alla “Carta Dedicata a Te” le notizie non sono positive: il budget complessivo è stato ridotto rispetto all’anno precedente.
I nuovi criteri di assegnazione individuano come prioritari i nuclei familiari con almeno tre componenti e con minori nati entro il 31 dicembre 2010. Saranno privilegiate le famiglie che presentano un ISEE più basso. Questa nuova procedura esclude molte famiglie che si trovano in difficoltà economiche e alle prese con la crescente inflazione.

Chi non può ricevere il sussidio di 500 euro: le indennità non cumulabili
La nuova normativa ha introdotto anche ulteriori criteri di esclusione, come riportato da IspaNews. I beneficiari di indennità di disoccupazione, come Naspi e Dis-Coll, cassa integrazione, mobilità e assegno di inclusione, non potranno accedere alla “Carta Dedicata a Te”. La decisione pesa soprattutto sulle famiglie che percepiscono queste indennità ma continuano a vivere in condizioni di precarietà economica.
Chi continua a beneficiare di questo aiuto ha l’obbligo di utilizzare l’importo accreditato entro il 28 febbraio di ogni mese. Bisogna, quindi, stare bene attenti a pianificare le spese per evitare di perdere il contributo. Tutte queste limitazioni spingono a pensare che il beneficio nato come un supporto fondamentale per molte famiglie italiane si sia trasformato in un vero e proprio Malus.