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Siamo alla fine dell’anno ed è arrivato il momento di rinnovare immediatamente l’ISEE, per poter usufruire di vantaggi fiscali nel 2025
Il rinnovo e il rilascio dell’ISEE dipendono dai dati contenuti nella DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica, un documento con cui il contribuente fornisce informazioni essenziali sul proprio nucleo familiare e sulle situazioni reddituali e patrimoniali dei suoi componenti. Questi dati, infatti, costituiscono la base per calcolare il valore ISEE.
Anche se la DSU fornisce indicazioni sulla composizione familiare al momento della presentazione, i dati relativi a redditi e patrimoni si riferiscono a due anni prima. Per esempio, una DSU depositata il 7 giugno 2024 rifletterà la situazione familiare a quella data, mentre i redditi e i patrimoni considerati saranno quelli del 31 dicembre 2022.
Una volta calcolato tramite la Dichiarazione Sostitutiva Unica, l’ISEE è valido fino al 31 dicembre dello stesso anno, senza eccezioni. La scadenza è uniforme sia per DSU trasmesse a gennaio che a dicembre, indipendentemente dal periodo di utilizzo effettivo dell’attestazione.
La scadenza del 31 dicembre obbliga i contribuenti a organizzarsi per rinnovare la DSU e quindi l’ISEE per l’anno seguente, anche in vista del rinnovo dell’assegno unico per i figli a carico. L’ISEE 2025 sarà elaborato sui dati patrimoniali e reddituali del 2023, assicurando un calcolo che rispecchi fedelmente la situazione economica aggiornata.
Cosa fare per rinnovare l’ISEE senza problemi
Per non avere problemi, al momento del rinnovo ISEE è bene aggiornare i dati del nucleo familiare verificando che la composizione del nucleo familiare dichiarata nella DSU sia corretta alla data di presentazione, preparare la documentazione necessaria poiché i dati reddituali e patrimoniali si riferiscono a due anni prima, e quindi è fondamentale raccogliere tutte le informazioni relative al 2023, incluse attestazioni bancarie e postali.
E’ anche bene seguire gli aggiornamenti normativi: restare informati sulle novità legislative che potrebbero influire sul calcolo dell’ISEE, come l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro; infine bisogna presentare la DSU nei tempi giusti: per ottenere l’ISEE 2025, la DSU potrà essere inviata all’INPS direttamente o tramite CAF, utilizzando anche il modello precompilato disponibile sul sito dell’INPS, a partire da gennaio 2025.
Dettagli utili per l’ISEE
La scadenza fissata al 31 dicembre obbliga i contribuenti a organizzarsi per rinnovare la DSU e, conseguentemente, l’ISEE per l’anno seguente, anche in vista del rinnovo dell’assegno unico per i figli a carico. L’ISEE 2025 sarà elaborato sui dati patrimoniali e reddituali del 2023, assicurando un calcolo che rispecchi fedelmente la situazione economica aggiornata.
Di particolare rilievo è la possibile esclusione dal calcolo dell’ISEE dei titoli di Stato fino a 50.000 euro, una misura già ipotizzata per il 2024, ma che potrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2025. Tale modifica rappresenterebbe un vantaggio significativo per molti contribuenti, abbassando il valore dell’ISEE e aumentando la platea dei beneficiari delle agevolazioni.