Ti hanno sempre preso in giro: la PASTA ALLA GENOVESE è napoletana | Svelato il mistero sull’origine del piatto, ecco la ricetta

Pasta alla genovese, no non è ligure. La sua origine infatti è napoletana.
Non c’è alcun dubbio sul fatto che sia la pasta l’alimento che, insieme alla divina pizza, viene subito in mente a chiunque, come sente nominare la cucina italiana. E parliamo di una che è tra le più amate, invidiate e copiate nel mondo. Inoltre adesso che il freschino si fa sentire e che siamo arrivati nel cuore dell’autunno, il desiderio di un piatto caldo a pranzo o a cena è molto forte.
Quando poi, dopo il rientro a casa dopo una dura giornata di studio o lavoro, troviamo un bel piatto di pasta, siamo contentissimi. Sono tantissimi i formati di pasta che troviamo nei supermercati, specie discount, i cui store pullulano dappertutto. C’è anche chi ama mettere le mani in pasta per prendere per la gola i suoi commensali.
Essi fanno vivere dentro di loro il pensiero che cucinare sia da vedersi come un gesto d’amore, oltre che noi siamo esattamente ciò che mangiamo e, se mangiamo bene, potremo godere di un gran benessere, sia fisico che psicologico. Tornando a bomba sulla pasta, sono tanti i condimenti, soprattutto adesso che la stagione fredda è giunta, possiamo gustare nelle nostre cucine.
Oltre al mitico ragù, che in campagna è particolarmente saporito, ce ne sono tanti altri che meritano un’accurata scarpetta, possibilmente con del pane fresco e croccante, fra cui figura quello alla genovese. Un cliché da abbattere è che essa sia di provenienza ligure. Difatti sappiate che la sua origine non appartiene al capoluogo di questa meravigliosa Regione.
Pasta alla genovese, da dove proviene realmente
Non per nulla esso sarebbe una specialità proprio napoletana. Difatti sappiate che questo piatto risalirebbe al XV secolo. Allora il porto di Napoli era ricco di bettole, dove si preparava questa pietanza, che era in grado di sfamare i grandi appetiti dei marinai genovesi. Essi facevano in loco lunghe soste. Il sugo doveva dunque essere non solo gustoso, ma anche molto nutriente.
Capite bene che il nome è da attribuirsi all’appartenenza degli avventori e non dal luogo in cui ha preso origine. Tuttavia allora non si poteva cucinare la pasta come la intendiamo noi ora, ma una pietanza che poi, con il trascorrere del tempo, si è trasformata nel condimento che oggi chiamiamo tale e che possiamo gustarci in molti locali. Ce ne parla The Fork.
Da cosa è composto il condimento
A questo punto sarà grande la curiosità di sapere da che cosa è composto questo condimento. Alla sua base troviamo cipolle e carne di manzo. Si tratta tuttavia di una sorta di ragù bianco, dove il pomodoro non figurerebbe. Il sapore è deciso e reso speciale dalla presenza di foglie di alloro.
La sua ricetta pensate, appare nel famoso Liber De Coquina che è stato uno de primi ricettari occidentali scritto a Napoli tra il XII e XIV secolo. Pertanto possiamo affermare che si tratta di uno dei più antichi condimenti per la pasta e che ancora oggi è molto utilizzato, per la verità non solo in Campania. Il miglior formato di pasta, per accompagnarlo, sono gli ziti.