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Coste e mari sempre più minacciati dall’illegalità: Campania all’ultimo posto del report di Legambiente

Napoli (Pixabay) - salernosera.it
Napoli (Pixabay) – salernosera.it

Sono numerosi i reati compiuti nelle aree costiere e portuali della regione e ciò non ha avuto un impatto positivo nel report di Legambiente

L’illegalità è sempre tra noi purtroppo. Non si riesce mai a debellarla definitivamente e ciò non fa altro che infangare diversi territori, tra cui il nostro che notoriamente pullula di bellezze naturali e di svariati altri tipi.

In questa sede ci concentreremo per lo più sulle coste e sui mari che in Campania sono minacciate costantemente dalle illegalità ambientali. A testimoniarlo è il nuovo report Mare Mostrum 2024 redatto da Legambiente.

L’associazione ambientalista ha presentato questo lavoro alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione a Pollica (provincia di Salerno) del sindaco pescatore Angelo Vassallo. Si tratta di un appuntamento importante per tenere viva la memoria di un personaggio che ha lottato contro le speculazioni e l’illegalità.

Tornando ai dati raccolti da Legambiente, è importante analizzarli e contestualizzarli in modo tale da capire qual è la situazione allo stato attuale per quanto concerne i crimini che riguardano le bellezze marine.

I numeri negativi riportati dalla Campania

Nel 2023 in Campania i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto sono 3.095 mentre gli illeciti amministrativi si attestano sui 3.633 con una media di 14,3 illeciti per km di costa. Al contempo però è in crescita l’efficacia dell’azione repressiva visto che i dati delle denunce e degli arresti sono in crescita (+7% rispetto al 2022).

Nonostante la leggera flessione rispetto all’anno precedente (-2,3%) la Campania però si aggiudica un poco edificante primo posto nella classifica degli illeciti nelle aree di mare. Da registrare anche il record di persone denunciate e che è sfociato in 1.121 individui arrestati. Tra le altre irregolarità riscontrate c’è anche la pesce illegale su cui però la nostra regione non detiene il primato.

Mare (Pixabay) - salernosera.it
Mare (Pixabay) – salernosera.it

I dati relativi alle altre regioni d’Italia

In questo caso è la Sicilia a “comandare” con 1.872 infrazioni seguita dalla Puglia con 1.264 e dal Lazio con 824. Passando invece alle violazioni dei codici di navigazione nautica da diporto, la Campania è seconda dietro la Sicilia.

Vista la situazione abbastanza incresciosa Legambiente ha fornito tutta una serie di proposte che possono essere molto utili a sovvertire la situazione. La prima è incentivare la lotta all’abusivismo edilizio, la seconda invece è combattere la maladepurazione ed infine abbiamo la tematica dei rifiuti e della pesca illegale. Contrastando questi aspetti si può migliorare tanto ed eliminare un bel pò di problemi che ormai sono abbastanza noti dalle nostre parti.