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Denti spezzati e gengive in fiamme: il dentifricio che devi buttare SUBITO | I dentisti lanciano l’allarme

Sorriso
Cosa si nasconde dietro a dei denti sani – pexels – salernosera

Ogni mattina, tra il caffè e la fretta, diamo quasi per scontato uno dei gesti più fondamentali: lavarci i denti.

Quel tubetto colorato che teniamo in bagno è diventato quasi un fedele alleato del nostro sorriso quotidiano. Ma sei davvero sicuro che sia un amico affidabile? Secondo un articolo pubblicato su EnergyCue il 16 agosto 2025, alcuni dentifrici contengono formulazioni che, pur offrendo una sensazione di pulito immediata, possono rivelarsi aggressivi per smalto e gengive già dopo pochi lavaggi.

Il mercato dei dentifrici è una vera giungla: prodotti bio, tubetti “miracolosi”, confezioni eleganti e prezzi accattivanti. Tuttavia, la bellezza della confezione e gli slogan efficaci non garantiscono affatto la sicurezza o l’efficacia del prodotto. Il vero valore di un dentifricio si nasconde nella sua formula, nel cosiddetto INCI, spesso scritto in caratteri minuscoli sul retro. È proprio lì che si celano le sostanze a cui bisogna prestare attenzione.

Molti dentifrici contengono tensioattivi aggressivi come SLS o SLES, che possono irritare le mucose della bocca, o conservanti controversi come i parabeni. Altri includono sostanze come la formaldeide o il triclosan, un pesticida che ha sollevato seri dubbi per la salute e che è stato accusato di contribuire alla resistenza batterica. Anche il fluoro, da sempre considerato un alleato prezioso contro la carie, può diventare dannoso se presente in quantità eccessive, al punto da causare fluorosi, soprattutto nei bambini.

Non è solo questione di un singolo ingrediente: spesso è il mix a creare i problemi. Abrasivi troppo potenti, tensioattivi forti e additivi chimici possono sembrare innocui nell’immediato, perché regalano una piacevole sensazione di freschezza e pulizia, ma con un utilizzo costante finiscono per intaccare lo smalto e irritare le gengive. In pratica, quello che dovrebbe proteggere i nostri denti finisce per danneggiarli.

Non solo salute orale, ma anche impatto ambientale

Il discorso non riguarda soltanto la salute orale. Anche l’impatto ambientale di questi prodotti è significativo. Alcuni dentifrici contengono microplastiche, come le microsfere, che finiscono direttamente nei mari e negli oceani, entrando nella catena alimentare. L’Unione Europea ha introdotto regole severe e le etichette devono riportare in maniera trasparente la lista degli ingredienti, ma resta al consumatore il compito di interpretarle e scegliere con consapevolezza.

Fortunatamente, esistono alternative valide e meno aggressive. Sempre più aziende stanno proponendo dentifrici naturali, privi di fluoro e con ingredienti delicati, in grado di garantire un’igiene orale efficace senza compromettere la salute dei denti e delle gengive. Officina Naturae, ad esempio, ha sottolineato come alcune formulazioni tradizionali possano risultare dannose anche dopo pochi lavaggi, ribadendo l’importanza di optare per prodotti più delicati.

Dentifricio
Leggere attentamente le etichette dei dentifrici che si comprano – pexels – salernosera

Leggere attentamente l’etichetta

La prossima volta che ti troverai davanti allo scaffale del supermercato, forse varrà la pena fermarsi un attimo in più. Leggere l’etichetta, controllare la presenza di SLS, parabeni, triclosan o abrasivi troppo forti, valutare la quantità di fluoro e persino pensare all’impatto ambientale dell’imballaggio può sembrare una perdita di tempo, ma in realtà è un piccolo investimento sulla tua salute.

In un gesto così semplice e ripetuto ogni giorno, la differenza tra un sorriso sano e denti rovinati può dipendere da dettagli che spesso sfuggono alla vista. Prendersi qualche secondo in più per scegliere con attenzione è un atto di cura verso sé stessi e, allo stesso tempo, un passo concreto per ridurre l’impatto sull’ambiente.