Scuola 2025/26, il calendario manda in tilt famiglie e studenti | In Campania smontano l’ombrellone e vanno tra i banchi
Settembre in Campania non coincide subito con il ritorno a scuola, come spesso si pensa. Anche se l’immaginario collettivo associa i primi giorni del mese alla campanella, la realtà è diversa
Le lezioni nelle scuole campane inizieranno soltanto il 15 settembre, con la chiusura fissata al 6 giugno e, per l’infanzia, al 30 giugno. Una scelta che non è casuale, ma che riflette una tradizione consolidata in molte regioni italiane, tra cui Lazio, Sicilia e Toscana, dove il calendario scolastico lascia ancora qualche giorno di libertà dopo la fine di agosto.
Così, mentre altrove già si parla di orari, compiti e zaini, lungo il litorale partenopeo la vita scorre ancora al ritmo dell’estate. Le spiagge restano animate da famiglie, ragazzi e turisti che approfittano di un mare caldo e di giornate luminose. C’è chi rimanda l’acquisto dei quaderni per regalarsi l’ultimo tuffo e chi, fino al 10 o all’11 settembre, preferisce trascorrere i pomeriggi tra sdraio e ombrelloni piuttosto che pensare alla sveglia mattutina.
Il clima aiuta: le temperature sono miti, il sole continua a splendere e l’aria, pur più fresca di sera, rende le giornate perfette per vivere all’aperto. È il tempo sospeso di un’estate che non vuole arrendersi, in cui la routine scolastica resta ancora un pensiero lontano. Tra i vicoli di Napoli e le curve della costiera, settembre ha il sapore del prolungamento delle vacanze, con i tramonti sul mare che diventano il simbolo di un passaggio dolce verso l’autunno.
Per molte famiglie, questi giorni sono un’occasione preziosa. C’è chi li vive come una sorta di premio, un ultimo respiro di libertà prima della ripresa della vita quotidiana, e chi li sfrutta per brevi fughe fuori porta, senza la folla dell’alta stagione. La Campania, in questo senso, offre un privilegio: poter godere delle proprie coste anche quando il turismo internazionale inizia a calare, con un’atmosfera più intima e autentica.
Fervono i preparativi nelle scuole
Intanto, nelle scuole, i preparativi fervono. Dirigenti e insegnanti organizzano orari, classi e attività, mentre gli studenti ancora si godono gli ultimi giorni di leggerezza. È un doppio binario che racconta bene il carattere del settembre campano: da una parte la macchina istituzionale pronta a ripartire, dall’altra la gente comune che difende con tenacia il diritto a un’estate lunga, senza fretta.
Il risultato è una transizione morbida, meno brusca rispetto ad altre regioni. L’inizio delle lezioni diventa così un traguardo che arriva gradualmente, dopo un periodo in cui le spiagge di Posillipo, il litorale domizio o le insenature della costiera amalfitana restano cornici vive e frequentate. Non si tratta solo di una questione di calendario: è uno stile di vita che riflette un legame forte con il mare e con la stagione estiva, considerata parte integrante dell’identità campana.
Il privilegio della Campania
Quando il 15 settembre la campanella suonerà davvero, molti porteranno ancora addosso il sale della pelle e il ricordo degli ultimi tuffi.
È questo il privilegio di chi vive in Campania: poter rimandare, anche solo di qualche giorno, il ritorno alla routine, concedendosi un settembre che profuma ancora d’estate e che accompagna con dolcezza l’ingresso in un nuovo anno scolastico.