Home » Incendio Monte Caruso, bilancio spaventoso: distrutti 25 ettari di bosco

Incendio Monte Caruso, bilancio spaventoso: distrutti 25 ettari di bosco

Incendio (Pixabay) - salernosera.it
Incendio (Pixabay) – salernosera.it

Ci sono voluti tre giorni per domare le fiamme ed evitare rischi per le infrastrutture sottostanti. Il bilancio però è comunque drammatico

Un’altra pagina triste si è consumata in Campania in questi giorni. L’incendio che ha interessato il Monte Caruso a Roccapiemonte ha lasciato in dote degli strascichi di non poco conto, così come riportato da salernotoday.it.

Ci sono voluti addirittura tre giorni per sedare definitivamente il rogo ed è stato necessario l’impegno degli uomini della Protezione Civile e della SmaCampania e dei Vigili del Fuoco per domare è contrastare le fiamme.

Nonostante ciò una volta terminato il tutto, l’unica cosa che è stata possibile fare è stata quella di appurare la gravità della situazione. D’altronde 25 ettari di bosco andati in fiamme già la dicono lunga.

Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio quanto è accaduto sia in termini di impegno profuso per ripristinare la tranquillità sia purtroppo per quanto riguarda le conseguenze che sono derivate in seguito all’ennesimo triste incendio.

I danni provocati dal rogo

I volontari di fatto sono stati alle prese con l’incendio per ben 35 ore consecutive, dalle ore 17:00 del giorno 10 agosto fino alle ore 22:00 dell’11 agosto, senza avere praticamente un attimo di tregua.

Hanno provato in tutti i modi a limitare i danni, monitorando l’evolversi della situazione e stando sempre a stretto contatto con le autorità competenti. Sono state utilizzate le squadre della Protezione Civile, 2 dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Nocera Inferiore, 1 della Sma Campania di Roccapiemonte, 1 canadair della flotta nazionale Can15, tutti coordinati dal Dos.

Camion Vigili del Fuoco (Pixabay) - salernosera.it
Camion Vigili del Fuoco (Pixabay) – salernosera.it

I recenti incendi in Campania più gravi

Oltre ai 25 ettari di bosco già menzionati sono andati distrutti 20 di macchia mediterranea, 5 di fusti resinosi (ovvero pinete) e latifoglie. Dunque purtroppo è solo uno dei tanti incendi che si sono verificati in questa lunga estate in Campania. Sicuramente ha fatto scalpore quello che ha interessato la zona del Vesuvio, che per forza di cose inizialmente aveva lasciato presagire ad altro. In generale nei nostri boschi il quadro è stato drammatico.

Di recente anche nel casertano tra Castel Volturno e Cellole ci sono stati avvenimenti analoghi e anche sull’isola d’Ischia. Tornando al salernitano, ha pagato dazio anche la parte alta di Cava de’ Tirreni. Insomma, l’estate 2025 non passerà di certo alla storia come una delle migliori sotto questo punto di vista, ma tra caldo estremo ed azioni sconsiderate degli esseri umani bisogna fare i conti con questa amara realtà.