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Mai fidarsi delle apparenze: ecco cosa è stato trovato nel riso “più sicuro del mondo” | Buttalo alla svelta

Riso
Riso – pexels – salernosera

Il 16 luglio 2025 si è diffusa un’importante notizia relativa a un richiamo alimentare che riguarda due prodotti di largo consumo: una confezione di riso basmati sella parboiled a marchio Royal Golden e due lotti di origano in foglie.

Secondo quanto riporta il sito INRAN, entrambi sono stati ritirati dal mercato in seguito al rilevamento di pesticidi oltre i limiti consentiti dalla normativa europea. Una situazione che ha immediatamente fatto scattare l’allerta tra i consumatori, anche perché si tratta di alimenti molto comuni sulle nostre tavole.

Nel caso del riso, il prodotto coinvolto è stato identificato con il numero di lotto L 15‑10‑2026, che coincide anche con il termine minimo di conservazione. È stato prodotto in Pakistan da Umer Traders Pakistan e importato in Italia da Fresh Tropical Srl. I controlli hanno rilevato la presenza di due pesticidi, acetamiprid e thiamethoxam, entrambi appartenenti alla famiglia dei neonicotinoidi.

Queste sostanze sono note per il loro potenziale effetto neurotossico e, se assunte in dosi elevate, possono provocare sintomi come nausea, disturbi gastrointestinali, convulsioni e, nei casi più gravi, anche esiti fatali. L’aspetto più critico della vicenda è che il richiamo risale al 22 maggio 2025, ma è stato reso pubblico soltanto l’11 luglio, con un ritardo che solleva dubbi sulla tempestività della comunicazione istituzionale in materia di sicurezza alimentare.

Anche l’origano, spesso presente in cucina come condimento, è finito sotto i riflettori. I lotti interessati sono due: il primo, contrassegnato con il codice 1106A, è venduto in confezioni da 50 grammi con termine minimo di conservazione al 2027; il secondo, lotto 0606A, è distribuito in confezioni da 60 grammi con TMC al 30 giugno 2027. Entrambi sono stati prodotti da Teorema Mediterraneo Srl, con sede a Nocera Superiore, in provincia di Salerno.

Restituzione immediata

In questi casi, i pesticidi rilevati sono il propiconazolo, un fungicida vietato in Europa dal 2019 per i suoi effetti sul sistema endocrino, e il methomyl, un insetticida estremamente tossico che può causare seri problemi respiratori e neurologici. Secondo quanto riferito dall’azienda, è stato lo stesso fornitore a segnalare la contaminazione, consentendo un’azione tempestiva in collaborazione con l’ASL per il ritiro del prodotto dagli scaffali.

A chi avesse acquistato questi prodotti si raccomanda di non consumarli e di restituirli quanto prima al punto vendita, dove sarà possibile ottenere un rimborso o la sostituzione. Per verificare se i prodotti in proprio possesso sono tra quelli coinvolti, è importante controllare il numero di lotto e la data di scadenza sulla confezione.

Pesticidi
Pesticidi – pexels – salernosera

Una filiera alimentare rigorosamente controllata

Questi richiami mettono in evidenza l’importanza di una filiera alimentare rigorosamente controllata, soprattutto quando si tratta di prodotti importati. Allo stesso tempo, pongono l’accento sulla necessità di una comunicazione più rapida ed efficace tra le autorità e i cittadini, affinché la sicurezza alimentare non sia compromessa da ritardi evitabili.

Mantenere alta l’attenzione, consultare periodicamente gli avvisi ufficiali del Ministero della Salute e informarsi attraverso fonti affidabili sono strumenti fondamentali per proteggere la salute dei consumatori e garantire trasparenza in un settore tanto delicato.