Home » Ma quale Verona, la CITTÀ DEGLI GNOCCHI è a due passi da Salerno | Li provi e fai almeno scorte per 3 mesi

Ma quale Verona, la CITTÀ DEGLI GNOCCHI è a due passi da Salerno | Li provi e fai almeno scorte per 3 mesi

Borgo
Borgo – Salernosera

Il 31 luglio a Carretiello, una piccola località immersa nel cuore del Cilento, si respira un’atmosfera d’altri tempi.

In occasione della Festa della Civiltà Contadina e della Trebbiatura, tra profumi di grano, gesti antichi e suoni della natura, prende vita un’esperienza che sa di tradizione e di futuro: il laboratorio “Mani in Pasta”.

L’idea è semplice ma geniale: coinvolgere i bambini in un percorso fatto di terra, farine, impasti e racconti, permettendo loro di mettere letteralmente le mani nella storia. L’evento è organizzato dall’associazione “Carretiello in Evoluzione”, che da anni si impegna per valorizzare le radici contadine del territorio, e si avvale della collaborazione della Coldiretti Salerno. Un’iniziativa che riesce a trasformare una serata estiva in un piccolo viaggio educativo.

Il laboratorio si svolge nel tardo pomeriggio, dalle 19 alle 20:30, quando il sole comincia ad abbassarsi e la luce dorata rende tutto ancora più suggestivo. I bambini, dai 7 ai 12 anni, vengono accompagnati in un percorso a tappe che li porta prima a visitare il museo della civiltà contadina, dove possono vedere da vicino strumenti e oggetti che raccontano una vita semplice e genuina, fatta di fatica ma anche di grandi valori.

Poi c’è un momento dedicato alla scoperta dei grani antichi, quelli che un tempo si coltivavano nelle terre cilentane, oggi riscoperti e valorizzati per la loro qualità e sostenibilità. È qui che la teoria si trasforma in pratica: farina, acqua e mani operose danno vita agli gnocchi, preparati come si faceva una volta, seguendo i gesti tramandati dai nonni. E infine, la parte forse più attesa: si assaggiano i prodotti realizzati con quelle stesse mani, in un momento di festa condivisa, tra sorrisi e profumi autentici.

Un progetto inclusivo

Giuseppe Iuliano, presidente dell’associazione, spiega con entusiasmo come questo progetto voglia avvicinare le nuove generazioni alla storia e all’identità del loro territorio. Anche Gaetano Menichino, vicepresidente, sottolinea l’importanza di trasmettere ai più piccoli il valore del cibo, della pazienza e dell’ascolto. Perché impastare non è solo un gioco: è un modo per imparare il rispetto, la cura, la lentezza.

“Mani in Pasta” è molto più di un laboratorio. È un’esperienza sensoriale e culturale che si inserisce perfettamente nello spirito della Festa della Trebbiatura, che ogni anno celebra la tradizione agricola del Cilento. In un’epoca in cui tutto sembra dover correre, Carretiello offre un tempo diverso, fatto di relazioni vere, mani sporche di farina e cuori leggeri.

Borgo
Borgo – pexels – salernosera

Un legame profondo

Chi partecipa porta via con sé qualcosa in più: non solo il sapore di un piatto preparato con cura, ma anche la consapevolezza del legame profondo che esiste tra terra, storia e comunità.

E chissà, magari anche il desiderio di ritornare, ogni estate, in questo piccolo angolo del Sud dove il passato si fa ancora presente.