Con 700 anime è stata rinvenuta la VALLE più BELLA della Campania | È a due passi dalla Reggia

Valle Agricola è uno di quei piccoli borghi che sembrano appartenere a un tempo diverso, dove la storia, la natura e le tradizioni convivono ancora in armonia.
Situato nell’entroterra montano della provincia di Caserta, a circa 700 metri di altitudine, questo paese conserva un’identità profonda che affonda le radici in epoche lontanissime. Le prime tracce di insediamenti umani risalgono addirittura all’età etrusca e sannitica. Nei dintorni, infatti, sono stati ritrovati reperti come urne funerarie, armi in ferro e ceramiche preromane che raccontano di una presenza stabile già in tempi antichi, soprattutto nelle località di San Nicandro e Camposiello.
Durante il periodo romano, Valle Agricola era un piccolo centro autonomo, ma fu nel Medioevo che iniziò a rafforzare il suo ruolo strategico. I Longobardi la fortificarono e la inserirono sotto la Baronia di Prata Sannita, dove venne conosciuta con il nome di “Vallis Pratae”. Nel corso dei secoli, passò sotto il controllo di varie famiglie nobiliari, tra cui i Pandone, e solo nel 1814 divenne un comune autonomo. Qualche decennio dopo, nel 1863, assunse il nome attuale, sottolineando il legame profondo del territorio con l’agricoltura.
Camminando per le vie del paese si avverte chiaramente questa stratificazione storica. Uno dei simboli più noti è la Torre Pandone, costruita nel Quattrocento come punto di avvistamento e ancora oggi ben conservata. A poca distanza si trova Porta San Giovanni, che un tempo segnava l’ingresso al borgo. Le chiese del paese, come quella della Santa Croce e di San Sebastiano, conservano opere d’arte e dettagli architettonici che testimoniano l’importanza culturale e religiosa del luogo. Tra questi, un fonte battesimale risalente al 1574 e affreschi che risalgono al Quattrocento.
Il contesto naturale che circonda Valle Agricola è spettacolare. Il paese è incastonato tra i monti del Matese e offre sentieri ed escursioni tra boschi, ruscelli e vette panoramiche. Chi ama la montagna troverà pane per i suoi denti salendo sul Monte Cappello o sul Monte Ianara, da cui si godono viste mozzafiato. I boschi di Selvapiana, Petraia e Colle Crocco sono perfetti per passeggiate rigeneranti immersi in un silenzio che sa di pace e autenticità.
Il Museo Faunistico del Parco è una attrazione top
Dal punto di vista culturale e ambientale, il paese ospita anche un importante Museo Faunistico, inserito nel Parco Regionale del Matese. Al suo interno si trovano oltre 400 esemplari di fauna mediterranea, frutto di sequestri legati alla tutela ambientale. Questo museo, frutto di una collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, è diventato un punto di riferimento per la formazione ecologica e l’educazione ambientale.
Le tradizioni popolari sono un altro aspetto centrale della vita del borgo. Ancora oggi si indossa l’antico costume valligiano durante le feste, grazie anche al gruppo folkloristico “I Quattu Pizzi”, che mantiene vivi canti, balli e cerimonie legate all’identità locale. A metà agosto, il paese si anima per il “Ferragosto valligiano”, una festa che unisce i residenti con chi torna solo in estate, creando un momento di forte coesione comunitaria.
Economia a base agricola
L’economia di Valle Agricola continua a ruotare attorno all’agricoltura. Prodotti come le lenticchie, i formaggi caprini, l’olio d’oliva e i salumi locali rappresentano un vero e proprio patrimonio gastronomico, valorizzato attraverso il paniere De.Co. dedicato alle eccellenze del territorio.
Valle Agricola, in definitiva, è un piccolo mondo dove il tempo scorre lento e le radici affondano nella terra e nella memoria. Un luogo ideale per chi cerca autenticità, silenzio e bellezza in una Campania meno conosciuta, ma non per questo meno preziosa.