Legge 104, svolta storica: il Governo ti regala un MESE GRATIS | Ecco come ottenerlo subito

C’è una misura importante, ancora poco conosciuta, che può fare davvero la differenza per chi ogni giorno si prende cura di un familiare non autosufficiente
Si tratta del cosiddetto “mese di sollievo”, previsto nell’ambito delle tutele offerte dalla Legge 104. È una possibilità concreta per il caregiver, cioè la persona che assiste gratuitamente e in modo continuativo un parente con disabilità grave, di prendersi una pausa, senza sentirsi in colpa o dover rinunciare alla qualità dell’assistenza offerta.
Questo periodo di sollievo consiste in un ricovero temporaneo della persona assistita – fino a un massimo di 30 giorni – in una struttura specializzata, come una RSA o una casa di riposo. Lo scopo non è solo pratico, ma anche profondamente umano: dare respiro a chi vive l’impegno quotidiano dell’assistenza, spesso senza orari, ferie o momenti di tregua. È un riconoscimento implicito, ma prezioso, del valore e della fatica che il caregiving comporta.
Non tutti possono accedere a questa opportunità: è necessario che la persona assistita sia riconosciuta come disabile grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della Legge 104. In più, la richiesta deve essere presentata con una documentazione specifica, tra cui il certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza, eventuali verbali di riconoscimento dell’handicap e, se richiesto, un ISEE sociosanitario per determinare la possibile compartecipazione alla spesa.
La domanda va indirizzata al Punto unico di accesso del distretto sanitario, o attivata attraverso i servizi ospedalieri in fase di dimissione protetta. A quel punto, l’équipe multidisciplinare UVM valuta la situazione e, se ritiene ci siano i presupposti, autorizza il periodo di sollievo, indicando anche la struttura idonea.
Scelte multiple
Una volta ottenuto il via libera, il caregiver può scegliere se affidarsi a una struttura convenzionata oppure, in alcune regioni, utilizzare un voucher per ricevere supporto domiciliare. I costi possono variare in base alla Regione e alla situazione economica del nucleo familiare, ma in molti casi l’intervento è gratuito o coperto in gran parte dai fondi pubblici.
È importante sapere che questa misura si aggiunge ad altri strumenti di sostegno previsti dalla Legge 104: per esempio, i tre giorni di permesso retribuito al mese per chi lavora e assiste un familiare disabile, oppure il congedo straordinario fino a due anni, anch’esso retribuito e con copertura contributiva. Sono strumenti spesso sottovalutati o sconosciuti, ma che possono aiutare concretamente a rendere più sostenibile un compito tanto delicato.
Un diritto e anche una protezione
Il mese di sollievo non è solo un diritto, ma un modo per prendersi cura anche del caregiver, proteggendolo dal rischio di esaurimento fisico ed emotivo. Spesso chi si dedica all’assistenza familiare dimentica sé stesso, rinuncia a riposarsi, a viaggiare, perfino a curare la propria salute. Eppure, prendersi una pausa è non solo legittimo, ma necessario per continuare ad assistere con lucidità, pazienza e dignità.
Far conoscere questa possibilità, semplificare l’accesso alle procedure e sensibilizzare le istituzioni sulla sua importanza dovrebbe essere una priorità. Perché dietro ogni persona con disabilità c’è spesso una rete silenziosa di affetti e sacrifici che merita attenzione, rispetto e supporto concreto.