Nel cuore della Campania sorge una PICCOLA LONDRA che è nota a quattro gatti | Un sogno ad occhi aperti per chi ci vive

Trovare un angolo che ricorda Londra in Campania è possibile: ecco dove recarsi e cosa visitare per immergersi in un’atmosfera internazionale.
Il fascino del tempo che scorre è racchiuso in uno dei monumenti più rappresentativi di Avellino, capoluogo della Campania noto per gli splendidi paesaggi.
Incastonata tra le palazzine del centro e poco distante dalle Grotte longobarde, svetta la Torre dell’Orologio, con un’altezza di circa 36 metri.
La sua bellezza austera e lo stile barocco che la caratterizza hanno conquistato chiunque si sia trovato a percorrere Piazza Amendola o la Salita dell’Orologio.
Il monumento domina la scena urbana ed è visibile da punti opposti della città, come via Francesco Tedesco e Corso Vittorio Emanuele II.
Torre dell’Orologio: la storia del monumento simbolo di Avellino
La Torre dell’Orologio di Avellino è collocata in posizione strategica, poiché un tempo era allineata con l’asse viario che trasportava il grano dalla Puglia a Napoli. Le origini del monumento sono avvolte dal mistero. Secondo alcune fonti, sarebbe stata costruita su una precedente torre di avvistamento, forse a sua volta edificata sui resti di un campanile. L’ipotesi più accreditata, tuttavia, attribuisce la sua realizzazione al XVII secolo per volontà del principe Francesco Marino Caracciolo, intenzionato a dare forma a un progetto urbanistico ambizioso per Avellino. Tra gli architetti associati all’opera spiccano i nomi di Cosimo Fanzago e Giovan Battista Nauclerio, ma la mancanza di documentazione rende difficile una ricostruzione precisa dei crediti progettuali.
Quello che è certo è che la Torre ha attraversato secoli di trasformazioni e restauri, come riportato da SistemaIrpinia. La costruzione ha subito danni rilevanti durante i terremoti del XVIII secolo ed è crollata quasi interamente a seguito del sisma del 23 novembre 1980. L’attuale struttura è il risultato di un’attenta ricostruzione che ha saputo integrare elementi originali, restituendo alla città un emblema della propria identità.
Il simbolo della rinascita di Avellino: perché visitare la Torre dell’Orologio
Oggi la Torre dell’Orologio rappresenta molto più di un semplice simbolo della città. Appare molto di più come una testimonianza viva della capacità di resistenza e rigenerazione di un territorio segnato dai traumi naturali e dalle trasformazioni urbanistiche. Il suo profilo maestoso, che si staglia all’orizzonte come il Big Ben in una Londra campana, è stato perfino scelto come immagine di copertina per riviste scientifiche e oggetto di studi architettonici.
L’aggiunta del terzo livello, con l’orologio e la cosiddetta “diana” che un tempo suonava in caso di pericolo, ha ulteriormente trasformato la costruzione in monumento dall’enorme valore culturale e paesaggistico. Poco conosciuta a livello turistico, ma molto amata da chi la vive ogni giorno, la Torre resta uno dei più affascinanti segreti della Campania.