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Agosto 2025 a rischio | Se non fai QUESTO entro il termine, addio ferie e relax: resti incatenato alla scrivania

Piano ferie
Piano ferie, va comunicato secondo certe regole – pexels – salernosera

Siamo a luglio, e per tanti italiani inizia la fase più bella dell’estate: la programmazione delle ferie. C’è chi sogna il mare, chi la montagna, chi semplicemente qualche giorno di riposo sul divano.

Ma per alcuni lavoratori, questo momento tanto atteso rischia di trasformarsi in una brutta sorpresa. Già, perché c’è una regola precisa che molti ignorano: se non si segnalano le ferie in modo corretto, si rischia di restare a casa… ma per lavorare. A molti sembra strano, eppure è proprio così.

Le ferie non si assegnano da sole, né vengono concesse in automatico. La legge italiana prevede che ogni lavoratore dipendente abbia diritto ad almeno quattro settimane di ferie retribuite all’anno. Di queste, almeno due devono essere fruite nello stesso anno di maturazione, mentre le altre possono essere godute entro 18 mesi. Ma ecco il punto: se non si chiede formalmente di usarle, quelle ferie possono andare perse.

Capita spesso che, presi dalla routine, si arrivi a luglio senza aver fatto richiesta o pianificato nulla. Magari si pensa: “Tanto ad agosto chiude tutto, mi daranno le ferie comunque”. Ma non è così semplice. In molti contratti e regolamenti aziendali, esiste una scadenza – spesso fissata al 30 giugno – entro la quale le ferie devono essere programmate.

Se non si rispettano le procedure previste, il datore di lavoro non è obbligato a concederle nel periodo desiderato. Anzi, potrebbe negarle per esigenze aziendali o addirittura decidere lui stesso quando fartele prendere.

Le ferie vanno programmate per tempo

Inoltre, se le ferie non vengono utilizzate o programmate per tempo, non è detto che possano essere recuperate o monetizzate. In teoria, la legge vieta di “farsi pagare” le ferie non godute, salvo in caso di cessazione del rapporto di lavoro. Quindi, se si dimentica di segnalarle, non solo si perde il diritto al riposo, ma anche qualsiasi compensazione.

C’è poi un altro aspetto importante. Il datore di lavoro ha sì l’obbligo di garantire il diritto alle ferie, ma ha anche la facoltà di organizzarle secondo le esigenze dell’azienda. Questo significa che può rifiutare le date richieste, purché ci sia un motivo valido, oppure può stabilire lui un periodo obbligatorio di chiusura, imponendo ai dipendenti di prendere le ferie in quei giorni. Naturalmente, deve farlo con congruo preavviso e rispettando le regole contrattuali.

Ferie estive
Ferie estive, attenzione a non perderle – pexels – salernosera

Si tratta di una corretta comunicazione

Alla fine, tutto si riduce a una questione di comunicazione e organizzazione. Da un lato, i dipendenti devono essere attenti e proattivi: controllare il piano ferie, fare richiesta scritta per tempo, e non dare nulla per scontato. Dall’altro, le aziende devono mettere a disposizione strumenti chiari e trasparenti per la gestione delle assenze, evitando così malintesi e malumori.

Insomma, il rischio di restare a casa in pieno agosto, non per godersi le ferie ma per continuare a lavorare, è più reale di quanto si pensi. Bastano una mail mancata o una dimenticanza per ritrovarsi a fare i conti con una scrivania vuota e il calendario bloccato. Meglio muoversi in anticipo: perché le ferie non solo sono un diritto, ma anche un bene prezioso, da proteggere e organizzare con attenzione.