È il CAFFÈ più venduto ma ora è stato ritirato | Contiene una sostanza tossica, in Campania sono disperati
C’è un avviso urgente che riguarda un prodotto molto comune sulle nostre tavole: il caffè.
Il Ministero della Salute ha diffuso un richiamo alimentare che sta facendo discutere. Si tratta di una partita di caffè macinato classico a marchio Happy Dì, venduto in confezioni da 250 grammi. Il motivo è serio: la possibile presenza di ocratossina A, una sostanza tossica potenzialmente dannosa per la salute. Il prodotto è stato realizzato da Gruppo Gimoka S.p.A., con sede nello stabilimento di Andalo Valtellino, in provincia di Sondrio. Il lotto interessato è il numero B26A, con termine minimo di conservazione fissato al 26 febbraio 2027.
La notizia è stata resa pubblica attraverso il portale ufficiale del Ministero e ha avuto un’ampia risonanza anche sui media. Questo specifico lotto è stato distribuito tramite la rete del Gruppo Selex, presente con i marchi Famila, A&O, C+C e altri supermercati affiliati. La raccomandazione è molto chiara: se si è in possesso di una confezione appartenente a questo lotto, non bisogna consumarla. È possibile restituire il prodotto presso il punto vendita dove è stato acquistato, ottenendo un rimborso o la sostituzione.
Il motivo del richiamo è la presenza, in concentrazione superiore ai limiti consentiti, di ocratossina A. Questa è una micotossina prodotta da alcune muffe che si sviluppano su alimenti conservati in condizioni non ottimali, come cereali, frutta secca, vino e, appunto, caffè.
L’ocratossina A è considerata genotossica, cioè capace di danneggiare il DNA, e potenzialmente cancerogena, soprattutto per i reni. È proprio per questo motivo che l’Unione Europea ha fissato limiti molto rigidi alla sua presenza negli alimenti. Superati questi limiti, le autorità sanitarie sono obbligate ad agire immediatamente per tutelare la salute pubblica.
Per fortuna nessuna intossicazione
Al momento non sono stati segnalati casi di intossicazione legati a questo richiamo, ma le autorità hanno deciso di muoversi con tempestività per evitare qualsiasi rischio. Il sistema dei controlli alimentari in Italia è uno dei più rigorosi in Europa e questo intervento lo dimostra chiaramente. La collaborazione tra il produttore, la rete distributiva e il Ministero è stata rapida ed efficace, a tutela dei consumatori.
Per chi ha acquistato questo caffè, è importante controllare attentamente la confezione: se riporta il numero di lotto B26A e come data di scadenza il 26 febbraio 2027, va riportata al negozio senza aprirla o consumarla. Il rimborso è garantito e non serve lo scontrino.
L’informazione è basilare
In situazioni come questa è fondamentale restare informati e seguire le indicazioni ufficiali. I richiami alimentari, per quanto possano sembrare allarmanti, sono strumenti di tutela della nostra salute.
Controllare le etichette, acquistare da fonti affidabili e conservare correttamente gli alimenti sono piccoli gesti quotidiani che possono fare la differenza. In questo caso, un semplice controllo alla dispensa può evitare potenziali rischi.