Campania, Sangiuliano pronto a tornare in politica: FdI ha già in mente un ruolo per lui
Dopo la vicenda Boccia Gennaro Sangiuliano potrebbe nuovamente far capolino sulla scena politica campana. Ecco in che modo
Gennaro Sangiuliano torna alla ribalta. Uscito di scena per un po’ in seguito alle polemiche derivanti dal caso Boccia, l‘ex Ministro della Cultura potrebbe ritagliarsi un nuovo ruolo in politica.
In seguito alle dimissioni si è recato a Parigi dove è corrispondente del servizio pubblico per conto del TG1, ma stando a quanto si apprende da policymakermag.it il partito che lo aveva scelto come ministro starebbe pensando di riabilitarlo.
Il suo ritorno potrebbe essere favorito anche dall’archiviazione dell’inchiesta a suo carico per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio. Resta invece ancora aperta la questione del danno erariale.
Inoltre Sangiuliano è molto apprezzato negli ambienti di Fratelli d’Italia. Anche Ignazio La Russa qualche giorno fa si auspicava di un rientro sulla scena politica. Al contrario di quanto sperava un anno fa, non potrà aspirare alla poltrona di presidente della regione, ma in qualche modo potrebbe avere un ruolo alle prossime regionali.
L’idea di Sangiuliano come capolista Napoli
L’idea che sta circolando già da un po’ è sarebbe quella di proporlo come capolista nella circoscrizione di Napoli, in particolar modo a sostegno del viceministro degli Esteri ed espressione di FdI Edmondo Cirielli.
Sangiuliano però si è mantenuto vago in merito a questa possibilità e ha sottolineato che in questa fase è contento di poter esercitare la professione da giornalista in un paese come la Francia. Al contempo non ha nemmeno smentito questa possibilità esclamando che la vita lo ha abituato a non escludere nulla a priori.
Dubbi e perplessità dei partiti nella scelta dei candidati
Al contempo comunque in Campania regna l’incertezza assoluta in vista delle elezioni regionali che si svolgeranno al massimo entro il 23 novembre. Partendo dal centrodestra oltre al già menzionato Cirielli tiene banco anche l’ipotesi Gianpiero Zinzi, coordinatore della Lega nella Regione. Noi Moderati ha proposto Mara Carfagna, ma dopo l’entusiasmo inziale anche questo nome ha perso quotazioni.
Dall’altra parte Carlo Calenda non è convinto della candidatura di Roberto Fico e anche per questo non è stato ancora ufficializzato. Resta comunque lo “spauracchio” Vincenzo De Luca. Qualora dovessero esserci novità in merito alla legge sul terzo mandato, PD e M5S potrebbero cadere nel panico. Da aprile infatti pensavano che la questione fosse archiviata, ma a quanto pare non è ancora detta l’ultima parola.