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La Campania umilia il resto d’Italia | Ecco le 5 REGINE della cucina campana, la numero 3 è una novità assoluta

Osteria
Osteria, una passione mai sopita – pixabay – salernosera.it

Un unicum assoluto, l’eccellenza della Campania non ha uguali in Italia. Ecco le 5 regine verso le quali tutti fanno l’inchino.

Nel vasto e spesso caotico universo delle guide enogastronomiche, la Guida Slow Food si è ritagliata negli anni uno spazio ben definito, distinguendosi per un approccio che va oltre la semplice recensione di ristoranti e prodotti.

Nata dalla filosofia di Slow Food, il movimento internazionale fondato da Carlo Petrini nel 1986 punta a valorizzare non solo la qualità organolettica dei prodotti e dei piatti, ma anche l’intero ecosistema che sta dietro al cibo, come la sostenibilità ambientale, la tutela della biodiversità, il rispetto dei produttori e la salvaguardia delle tradizioni locali.
Nel segno dell’iconico slogan “buono, pulito e giusto”, Slow Food ha impalmato la Campania, come assoluta regina della cucina. Un’eccellenza assoluta nostrana, che non ha rivali anche per i prodotti a chilometri zero.

Nell’ultima edizione della Guida Slow Food, la Campania ha dominato la classifica delle osterie, ce ne sono ben 23, una in più della Puglia, quattro rispetto all’Emilia Romagna, sul gradino più basso del podio.

Da Caserta ad Avellino

Nella splendida Caserta Vecchia ecco immersa nel verde l’Osteria Gli Scacchi, sala interna ed esterna fa lo stesso. Qui si punta tutto sulla tradizione, con un occhio di riguardo per le innovazioni, accompagnati ovviamente da ottimi vini locali. A Casal Velino, in provincia di Salerno ci sono Le Tre Sorelle, su un terrazzo vista mare da sogno con vista dall’alto sul centro storico di Casal Velino. Dedicato a chi piace il pesce, accompagnato da una vasta scelta.

Tornando in terra casertana, a Bellona, c’è A Luna Rossa, slow food che punta sulle specialità cucinate con prodotti altamente selezionati. Carta dei vini ampia. Inutile dire che la pizza è “na pariata”.

Slow Food
Slow Food, hype in corso – pixabay – salernosera.it

Doppietta avellinese

Meglio ritornare in terra avellinese, c’è una doppietta niente male da degustare. La prima è La trattoria ValleVerde Zi Pasqualina, un’osteria a conduzione familiare che fa della ricerca di materie prime di qualità una sorta di missione.

Dulcis in fundo la pluridecorata La Pignata, dove eleganza, rusticità e familiarità s’intrecciano e s’intersecano, facendo venire l’acquolina in bocca già all’entrata. Un’osteria da una visione di cucina ben precisa, che trova la sua base nell’amore per il territorio e l’altezza della situazione nell’arte del ristoro. I piatti non sono troppo elaborati, certamente non a scapito della prelibatezza. In fondo in Campania funziona così.