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Tra la Valle Caudina e il Taburno sorge il BORGO DELLA DEA | Grande vanto per il Sannio, posto unico sulla Terra

Valle Caudina
Una veduta della spettacolare Valle Caudina – facebook – salernosera.it

Il Sannio gonfia il petto. Sempre più feedback positivi per il borgo della Dea, località mozzafiato la Valle Caudina e il Taburno.

Passato presente e futuro s’intrecciano e s’intersercano creando uno scrigno magico chiamato Sannio. Questione storica, certo, la terra che fu dei sanniti, la culla di civiltà millenarie e borghi incantati, a cui si devono aggiungere prelibatezze enogastronomiche che ne incarnano l’anima più autentica.

Un viaggio in questa parte della Campania è un’immersione profonda in un paesaggio dove la natura regna sovrana e dove il gusto si eleva a esperienza sensoriale indimenticabile. Il territorio sannita è caratterizzato da una variegata morfologia che spazia dalle dolci colline vitate ai massicci montuosi, offrendo scenari di rara bellezza.

Basta pensare al Parco Regionale del Matese, con le sue vette imponenti, i laghi glaciali e le fitte foreste, un vero paradiso per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta. L’esplorazione di molti sentieri portano a panorami mozzafiato, grotte carsiche affascinanti, una fauna e una flora ricchissime.

Le escursioni nel Matese sono un’occasione per riconnettersi con l’ambiente, respirare aria pura e ammirare la maestosità di una natura incontaminata, la peculiarità del Parco Regionale del Partenio, che si estende tra le province di Avellino, Benevento e Caserta. Questo massiccio montuoso offre un paesaggio di boschi secolari, sorgenti cristalline e antichi sentieri.

Il tempo s’è fermato

Nel Sannio il tempo s’è fermato: contemplazione, riscoperta di ritmi più lenti diametralmente opposto dallo stress tipico cittadino, un’occasione per vivere il presente, puntando a un futuro migliore. In questo contesto non si può non parlare di un gioiello incastonato tra la suggestiva Valle Caudina e le maestose vette del Massiccio del Taburno, nel cuore della provincia di Benevento.

Qui sorge il Borgo della Dea. Il nome, già di per sé evocativo, rimanda a tempi antichi, quando culti pagani e divinità della natura trovavano qui il loro santuario. Il nome, secondo le ipotesi più accreditate deriverebbe dalla dea Bona, anche se c’è chi lo dal Duca di Napoli, Buono che nell’833 lo distrusse.

Sentiero
Un sentiero è un’oasi di pace per la mente – facebook – salernosera.it

Panorami mozzafiato

Arrivando al Borgo della Dea, ci si trova immersi in un paesaggio che toglie il fiato. Le verdi distese si alternano a boschi fitti e ombrosi, mentre il profilo imponente del Taburno-Camposauro domina l’orizzonte, offrendo panorami mozzafiato che cambiano colore con il passare delle ore e delle stagioni.

Un piacere per gli occhi, ma anche un’esaltazione della biodiversità. Flora e fauna tante ricche quanto variegate, il luogo ideale per gli amanti del trekking, grazie ai tanti sentieri che si snodano tra la vegetazione, perfetti per escursioni a piedi o in mountain bike. Ogni passo è un’occasione per respirare aria pura e rigenerarsi. Ma anche mangiare prelibatezze come le castagne del Taburno, accompagnato magari da un bel bicchiere di vino Aglianico. Prosit, Borgo della Dea: alla salute. Ma avete capito di quale posto si tratta? Ovviamente Bonea.