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Endometriosi, la Regione Campania vara il nuovo piano per garantire cure più efficaci

Dottoressa e paziente (Pixabay) - salernosera.it
Dottoressa e paziente (Pixabay) – salernosera.it

L’obiettivo è anche quello di arrivare a diagnosi più rapide così da poter migliorare l’assistenza ai pazienti affetti dalla patologia

La Campania continua il suo percorso di prevenzione e di ampliamento delle cure per quanto concerne alcune malattie di un certo rilievo. In base a quanto riportato da il vescovado.it stavolta è il turno dell’endometriosi.

Trattasi di una patologia multifattoriale che spesso colpisce in silenzio tantissime donne in età riproduttiva (secondo alcune stime circa il 10%). Purtroppo può avere degli effetti psicologici invalidanti oltre che un impatto negativo sulla qualità della vita.

Proprio per via di questo suo carattere subdolo la Regione Campania ha deciso di approvare un innovativo percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) con il chiaro obiettivo di migliorare i livelli di assistenza, la riduzione dei tempi di diagnosi e l’ottimizzazione dei trattamenti.

Inoltre, il piano prevede la creazione di una robusta rete in tutti i territori della Campania. Non resta quindi che andare a scoprire nel dettaglio come funziona questa innovativa introduzione attuata nel nostro territorio.

I livelli di rete assistenziale: prima parte

Nello specifico la rete regionale è realizzata su tre livelli assistenziali. Il primo livello con la maggiore prossimità di cura alla paziente si basa su un team di specialisti che operano nei Consultori familiari e ambulatori distrettuali o ospedalieri o dal dottore di medicina generale.

Il secondo livello di cure prevede invece la presa in carico della paziente e vengono garantite le indagini strumentali di base, che possono essere fondamentali per scoprire la reale natura del problema. Dunque, può essere davvero molto importante per arrivare ad una diagnosi in tempi rapidi.

Stetoscopio (Pixabay) - salernosera.it
Stetoscopio (Pixabay) – salernosera.it

I livelli di rete assistenziali: seconda parte

Infine abbiamo il terzo livello che prende in carico le pazienti che presentano un quadro clinico più complesso e che quindi richiede un’alta formazione ed esperienza sia in ambito diagnostico che di trattamento. Dunque, un percorso importante che rappresenta un passo fondamentale per rispondere in modo efficace alle esigenze delle donne alle prese con questa malattia.

A ciò va aggiunta anche la promozione della maggiore qualità delle cure in ambito ginecologico. Questo progresso che fa seguito a quello relativo alle cure per i tumori alla prostata, che come è ben noto è una problematica relativa al genere maschile. Grazie a questi nuovi canali sia gli uomini che il gentil sesso potranno migliorare la loro situazione e avere delle risposte più esaustive.