A metà distanza tra Napoli e Caserta sorge il BORGO DELLE PESCHE | Qui le trovi tutto l’anno, sono le più buone al mondo

Nel cuore dell’Agro Aversano, a pochi chilometri da Caserta e Napoli, sorge un piccolo comune campano che custodisce una forte identità agricola e culturale.
Spesso chiamato affettuosamente “il borgo delle pesche”, Lusciano deve questo soprannome alla sua storica vocazione nella coltivazione di questo dolcissimo frutto, simbolo della generosità della sua terra.
Passeggiando tra le campagne luscianesi, lo sguardo si perde nei filari ordinati di alberi da frutto che, tra la primavera e l’estate, si caricano di pesche succose e profumate. La coltivazione della pesca rappresenta da decenni una delle attività principali del paese, accanto a quella delle fragole, dell’uva da vino – in particolare dell’asprinio, tipico della zona – e dei foraggi. Questo legame profondo con la terra ha forgiato l’economia locale e le abitudini della comunità, che ancora oggi custodisce e tramanda saperi contadini con orgoglio e passione.
Ma Lusciano non è solo terra fertile: è anche custode di storia e spiritualità. La Chiesa parrocchiale di Maria Santissima Assunta in Cielo, situata in piazza San Giovanni Paolo II, ne è un esempio emblematico. Costruita nel XIV secolo, è un punto di riferimento non solo religioso ma anche artistico e culturale.
La sua architettura, con la facciata su due ordini e l’interno a tre navate, è impreziosita da affreschi di Luigi Torelli risalenti al 1942. All’interno della chiesa si trova anche la statua di San Luciano d’Antiochia, patrono del paese, la cui reliquia è conservata con grande devozione.
Il ruolo centrale della fede
La fede, infatti, ha un ruolo centrale nella vita degli abitanti di Lusciano. Ogni anno, in tre momenti distinti – e in particolare a partire dalla terza domenica di settembre – il paese celebra il proprio santo patrono con eventi religiosi e popolari. Le processioni attraversano le strade del centro, accompagnate da musica, luminarie e un senso di comunità che coinvolge grandi e piccoli, residenti e luscianesi tornati apposta per la festa.
Non mancano, nel tessuto urbano del paese, testimonianze storiche di rilievo: il Palazzo Ducale dei Donnorso e Villa Martino sono solo due degli edifici che raccontano il passato nobile e rurale di Lusciano. Nelle campagne si incontrano anche antiche masserie, molte delle quali ancora attive, che rendono omaggio a un mondo agricolo mai dimenticato.
Una tradizione che sopravvive
In un’epoca in cui l’omologazione culturale sembra avanzare inesorabilmente, Lusciano si distingue come un luogo in cui la tradizione non solo sopravvive, ma diventa motivo di orgoglio e attrattiva. Il suo essere “borgo delle pesche” non è solo un’etichetta: è il simbolo di un’identità autentica, radicata nella terra e nel cuore della sua gente.
Chi visita Lusciano non scopre solo un paese agricolo, ma un piccolo scrigno di storia, fede e sapori che merita di essere conosciuto e valorizzato.