Ritrovato a pochi metri da Caserta il CASTELLO DISNEY della Campania | Parigi perde di brutto, i bambini preferiscono questo

Situato su una collina a circa 170 metri di altitudine, è una delle strutture fortificate più affascinanti e misteriose della Campania.
La sua posizione strategica, che domina la valle sottostante, ne ha fatto per secoli un punto di controllo militare e politico di primaria importanza. Il maniero, immerso nella vegetazione e spesso avvolto da un’aura di silenzio e mistero, continua ancora oggi a suscitare l’interesse di studiosi, appassionati di storia e semplici visitatori.
Le origini del castello risalgono all’epoca normanna, anche se alcune tracce fanno pensare a una fondazione ancora più antica, forse di epoca longobarda o addirittura romana. L’edificio, imponente e solenne, è caratterizzato da una struttura in tufo, due torri principali – tra cui la celebre “Torre Artus”, di epoca angioina – e ambienti interni come cisterne, scuderie e sale nobiliari. Questi spazi, seppur oggi in parte danneggiati, raccontano di un passato fatto di potere, nobiltà e residenza aristocratica.
Nel corso dei secoli, il castello è stato teatro di numerosi eventi storici di rilievo. Durante il periodo aragonese, fu gravemente danneggiato da un incendio, ma mantenne la sua funzione strategica anche nei secoli successivi. Ospitò personaggi illustri come Papa Benedetto XIII e diversi membri della dinastia borbonica.
L’ultimo grande capitolo della storia residenziale del Castello di Maddaloni si apre nel XIX secolo, quando fu acquistato dalla famiglia De Sivo, che lo adibì a residenza per incontri mondani, eventi e battute di caccia.
Il momento della svolta
Tuttavia, con il passare del tempo, anche questo periodo di splendore si concluse. Il castello cadde lentamente in rovina, complice l’abbandono e l’apertura di cave di ghiaia nei pressi della collina, che ne hanno minato la stabilità strutturale. Per decenni, la fortezza è rimasta chiusa al pubblico, dimenticata o poco valorizzata, nonostante il suo straordinario potenziale storico e culturale.
Una svolta è avvenuta recentemente, quando una discendente della famiglia De Sivo ha deciso di donare il castello al Comune di Maddaloni. Questo gesto ha riacceso l’interesse della cittadinanza e delle istituzioni, aprendo la strada a possibili interventi di restauro, recupero e valorizzazione del sito. La Torre degli Artus, simbolo iconico del complesso, rimane ancora oggi di proprietà privata, ma si auspica che anche essa possa presto entrare a far parte del patrimonio pubblico.
Il simbolo di una identità precisa
Oggi il Castello di Maddaloni rappresenta non solo un monumento storico, ma anche un simbolo di identità per la città. Con i giusti interventi, potrebbe diventare un polo culturale e turistico di rilievo, capace di attrarre visitatori da tutta la regione e oltre.
La sua architettura, la storia millenaria e il contesto naturale in cui è immerso lo rendono un luogo unico, capace di coniugare memoria, cultura e bellezza.