Troppo tardi per chi non ha pulito subito: gli scienziati lanciano l’ALLARME | Se hai piccioni sul balcone, rischi la morte

Chi vive in città sa bene quanto possa essere piacevole affacciarsi al balcone per un momento di relax. Tuttavia, capita sempre più spesso che questo piccolo angolo di pace venga invaso da ospiti indesiderati
Sebbene possano sembrare innocui e persino simpatici, la presenza costante su balconi e terrazzi dei piccioni può trasformarsi rapidamente in un problema serio, sia per l’igiene che per la salute. Infatti, ciò che molti sottovalutano è il rischio legato agli escrementi di questi volatili. Il guano, oltre a rovinare l’aspetto degli spazi esterni, è altamente corrosivo: può danneggiare materiali come la pietra, il metallo e il cemento, compromettendo nel tempo la struttura stessa di balconi, ringhiere e facciate.
Ma non è solo una questione estetica o strutturale. Gli escrementi dei piccioni possono contenere batteri e agenti patogeni pericolosi per l’uomo, come quelli responsabili di salmonellosi, ornitosi e diverse infezioni respiratorie. Quando poi si seccano, diventano polverosi e possono disperdersi nell’aria, rendendo ancora più facile l’inalazione involontaria.
Di fronte a questo scenario, diventa fondamentale sapere come intervenire in modo efficace e soprattutto sicuro. La pulizia del balcone non può essere improvvisata. Prima di iniziare è essenziale proteggersi: guanti monouso, mascherina, abiti da lavoro e scarpe chiuse sono il minimo indispensabile, e se possibile anche un paio di occhiali protettivi possono fare la differenza.
Una volta pronti, si può iniziare dalla rimozione dei residui solidi, magari aiutandosi con una spatola. Subito dopo, si passa alla pulizia vera e propria: è utile bagnare l’area con acqua calda per ammorbidire lo sporco, quindi strofinare energicamente con una spazzola a setole dure e del bicarbonato di sodio o un normale detergente per pavimenti. Se le macchie sono particolarmente ostinate, una soluzione diluita di candeggina può rivelarsi efficace, facendo però attenzione a non danneggiare le piante o le superfici delicate. Infine, è importante risciacquare bene con acqua pulita e lasciare asciugare completamente.
Pulire non basta
Naturalmente, pulire non basta. Se non si adottano contromisure, i piccioni torneranno. Per questo è utile prevenire con alcune strategie semplici ma efficaci. Per esempio, l’installazione di dissuasori ad ago o a filo può scoraggiarli dal posarsi. Sono dispositivi sicuri, che non fanno male agli animali, ma rendono scomodo l’atterraggio. Un’altra opzione sono le reti protettive, ideali per impedire l’accesso a spazi come sottotetti o nicchie.
Anche alcuni rimedi naturali possono aiutare: profumi intensi come pepe nero, cannella o peperoncino, oppure oggetti riflettenti come vecchi CD, possono infastidirli e farli desistere.
Professionisti di settore
E se tutto questo non dovesse bastare? In presenza di infestazioni più gravi o ricorrenti, è sempre meglio rivolgersi a professionisti del settore. Le ditte specializzate nella pulizia del guano e nella disinfestazione hanno strumenti e prodotti adatti per un intervento completo, sicuro e soprattutto duraturo.
In definitiva, gestire il problema dei piccioni è possibile, ma richiede un po’ di attenzione e costanza. Con una buona pulizia iniziale, le giuste precauzioni e qualche accorgimento preventivo, il nostro balcone può tornare a essere un luogo piacevole… e finalmente libero da indesiderati coinquilini.