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Addio TARI | Ormai non ci sono più dubbi, non va più pagata nemmeno per sbaglio: in arrivo i rimborsi

Rifiuti
Rifiuti, le tasse le devono pagare tutti – pexels – salernosera

Quando si parla di tasse e italiani all’estero, spesso si tende a ridurre il discorso a pochi casi, magari a qualche regione simbolo come la Campania.

Diciamolo chiaramente: sembra quasi che solo i campani emigrati debbano preoccuparsi di IMU e TARI. Ma la realtà è ben diversa, e anche un po’ più complicata. Perché, in fin dei conti, non è un discorso “regionale”, ma nazionale.

Vale per tutti, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Eppure, l’idea che “tanto è una cosa che riguarda giusto quelli del Sud” è ancora molto diffusa.

In realtà, la normativa parla chiaro. Chi è iscritto all’AIRE – cioè l’anagrafe degli italiani residenti all’estero – ed è proprietario di un immobile in Italia, deve pagare l’IMU e la TARI, esattamente come chi vive stabilmente nel nostro Paese. Ci sono però alcune eccezioni che, negli anni, hanno generato un bel po’ di confusione.

Per esempio, se sei un pensionato residente all’estero e percepisci la pensione in regime di convenzione internazionale (cioè frutto di un accordo tra l’Italia e il Paese in cui vivi), puoi ottenere una riduzione del 50% sull’IMU per un solo immobile, a condizione che non sia affittato o concesso in comodato d’uso.

Riduzione simbolica

E per quanto riguarda la TARI, cioè la tassa sui rifiuti? Anche qui esiste una riduzione, ma più simbolica: si paga un terzo del dovuto. Un aiuto, certo, ma non proprio una detassazione completa.

La ragione per cui molti pensano che il problema riguardi solo la Campania (e magari qualche altra regione del Sud) è culturale. In passato, molte delle famiglie emigrate all’estero provenivano proprio da queste zone. Francia, Germania, Svizzera e poi ancora Canada, Australia, Argentina: ovunque ci sia una comunità italiana all’estero, c’è quasi sempre anche una forte componente di origine campana o meridionale. E così, quando si parla di “case in Italia da tassare”, ecco che la narrazione si sposta lì.

Testi legge
La legge è uguale per tutti – pexels – salernosera

Dura lex, sed lex

Ma la legge non guarda le origini o la residenza storica. Chiunque viva all’estero e abbia una casa in Italia – che sia a Napoli, Firenze o Udine – deve fare i conti con queste imposte. E non importa se quella casa è il rifugio per le vacanze estive o un bene lasciato in eredità dai genitori: se non si rientra nei criteri per le esenzioni, l’IMU e la TARI vanno pagate.

Quindi sì, anche se sembra un problema “del Sud”, non lo è affatto. È un tema che tocca migliaia di italiani all’estero, da ogni regione e con storie molto diverse. E forse, ogni tanto, sarebbe il caso di ricordarlo, smettendo di giocare con gli stereotipi regionali e affrontando con chiarezza una questione fiscale che, piaccia o no, riguarda tutti.