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Allarme Campania – Truffa alla POMPA | 200 euro spariti in 3 secondi: il tastierino del benzinaio può rovinarti il conto

Benzinaio
Benzinaio, arriva l’ennesima truffa – pexels – salernosera

Fare benzina è diventato, ormai, un vero e proprio rischio per il portafoglio. Non solo per l’andamento incontrollato dei prezzi dei carburanti

Anche per un fenomeno recente che sta sollevando preoccupazioni: le truffe legate ai pagamenti elettronici presso le pompe di benzina. In particolare, c’è un nuovo modus operandi che sta facendo paura, in cui una tastiera “modificata” permette ai malintenzionati di sottrarre denaro dai conti bancari degli ignari clienti.

L’epidemia di aumenti sui carburanti ha reso già difficile affrontare i rifornimenti. Tuttavia, la situazione si è complicata ulteriormente con l’introduzione di un nuovo tipo di frode, che colpisce chi paga tramite carta elettronica.

L’utente, ignaro del rischio, inserisce il proprio bancomat o carta di credito nel lettore della pompa e, in pochi secondi, si ritrova con un prelievo non autorizzato dal proprio conto. La somma può arrivare anche a 200 euro, e l’unico indizio che rimane è l’assenza di una transazione apparente.

Come è possibile? Il trucco è tanto semplice quanto inquietante: le tastiere dei dispositivi di pagamento vengono manomesse da criminali che vi installano un software in grado di clonare le informazioni della carta inserita. Quando l’automobilista digita il proprio PIN, la sequenza viene catturata dal dispositivo modificato e inviata ai malintenzionati, che possono così accedere ai fondi del malcapitato. La transazione avviene in pochi secondi, senza lasciare traccia immediata, mentre l’automobilista si allontana senza sapere che il suo conto è già stato alleggerito.

Troppa tecnologia può diventare deleteria

Questo tipo di truffa, che in passato ha riguardato soprattutto gli sportelli ATM, è ora approdato anche nelle stazioni di rifornimento. E se un tempo gli utenti erano più cauti nel prelevare denaro da sportelli bancari poco frequentati, oggi la pericolosità si estende a un ambito decisamente quotidiano per chi possiede un’auto.

Con la crescente digitalizzazione dei pagamenti, le transazioni elettroniche sono ormai la norma, ma anche questo ha i suoi pericoli, come dimostrato dai recenti casi.

Pompe di benzina
Coi pagamenti digitali è diventato difficile proteggersi dalle truffe – pexels – salernosera

Difendersi non è semplice

Purtroppo, difendersi da una truffa di questo tipo non è sempre semplice. Le pompe di benzina non permettono di pagare in contante in molte situazioni, aumentando così la vulnerabilità degli utenti. La soluzione, come spesso accade, sta nella prevenzione. Prima di inserire la carta, è importante dare un’occhiata alla tastiera e verificare che non ci siano anomalie evidenti, come una tastiera più sporgente o un aspetto fuori dal normale. Inoltre, se si avverte qualcosa di sospetto, è fondamentale avvisare subito le forze dell’ordine, che stanno cercando di monitorare e fermare questa nuova ondata di truffe.

La realtà è che, purtroppo, il carburante sta diventando un lusso anche per il rischio che comporta fare il pieno. Ma mentre il costo del rifornimento cresce inesorabilmente, gli automobilisti devono anche fare attenzione a un’altra minaccia: quella dei ladri digitali, sempre pronti a sfruttare ogni situazione per arricchirsi alle spalle della buona fede altrui. La battaglia contro questa truffa è appena cominciata, ma con l’attenzione di tutti è possibile arginarla e ridurre il rischio.