Campania, è allarme tagli ai medici universitari: immediata la protesta da parte dell’Ordine

I tagli salariali sono arrivati anche 900 euro lordi mensili. Per questo alcuni medici hanno firmato una lettera per segnalare il caso
Il problema della sanità ha radici profonde in Campania. Ciò che sta accadendo in questa fase è un’ulteriore pagina nera di una situazione che sta degenerando sempre di più con il passare degli anni.
Stavolta come riportato da notizie.tiscali.it bisogna fare i conti con un taglio salariale che arriva fino a 900 euro lordi mensili. Nello specifico è accaduto a Napoli, ai medici universitari dell’azienda Federico II, che si sono visti decurtare lo stipendio e non di poco.
In 335 hanno firmato una lettera per segnalare quanto sta accadendo e a seguito della loro denuncia hanno incontrato gli esponenti della Regione Campania, i quali hanno preso in carico l’impegno di risolvere il tutto in breve tempo.
In attesa di capire cosa accadrà ha parlato il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli Bruno Zuccarelli, che per forza di cose ha analizzato la situazione che potrebbe avere degli effetti decisamente deleteri.
L’intervento del presidente dell’Ordine dei medici di Napoli
“Questi tagli potrebbero provocare un’ulteriore emorragia di medici – ha esordito Zuccarelli – Ci avvarremo di tutte le risorse legali e sindacali per riconoscere i nostri diritti nelle sedi opportune. Il taglio degli stipendi è avvenuto in meno di 24 ore ed è stato tenuto all’oscuro per quasi un anno”.
Il presidente ha poi espresso le sue preoccupazioni in merito al futuro dell’Università partenopea e al possibile aumento della fuga già in corso verso la sanità privata. Il tutto con buona pace dei pazienti. Sempre più di frequente si ritrovano a dover attendere mesi per delle visite specialistiche.
Un fenomeno che potrebbe incrementare l’esodo verso le altre regioni
Di fatto un ricercatore neo assunto alla Federico II si trova a guadagnare fino a 900 euro lordi in meno rispetto ad un medico ospedaliero che magari ha un’anzianità inferiore. Nella lettera i medici hanno fatto leva su tutti questi aspetti. Fattori che a loro modo di dire porteranno sempre più ad una riduzione del capitale umano dell’ateneo.
L’altro effetto quasi logico è l’aumento dei trasferimenti dei medici della nostra regione non solo all’estero, bensì anche in altre località italiane in cui certe opportunità non sono precluse. Anzi vengono incentivate. Ad onor del vero questa movimento migratorio soprattutto verso nord non è un qualcosa che riguarda solamente la Campania. Anche il resto del Mezzogiorno ci deve fare i conti. Insomma, non resta che capire cosa risponderà la Regione.