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Terremoto Napoli, i sismografi ormai ‘urlano’ | Faglie in agitazione e sirene pronte a suonare: si salvi chi può

Vulcano
Terremoto a Ercolano: si risveglia il Vesuvio – pexels – salernosera

Una scossa di terremoto ha fatto sobbalzare i cittadini di Ercolano e dei comuni vicini nella serata di Pasquetta.

Alle 21:06, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un evento sismico di magnitudo 2.3, localizzato proprio nel cratere del Vesuvio, a circa 2,6 chilometri di profondità.

Nonostante la scossa sia stata di lieve entità, in molti l’hanno avvertita nitidamente: un boato improvviso, una vibrazione rapida che ha fatto tremare finestre e mobili. È bastato questo a far salire la paura, in un territorio che conosce bene la forza della natura.

Tanti sono corsi sui social a raccontare quei brevi istanti di smarrimento: c’è chi ha parlato di “un colpo secco” e chi, ancora scosso, di “un movimento breve ma deciso”.

Per fortuna, nessun danno è stato segnalato, né a persone né a cose. Ma resta la tensione, quella che accompagna ogni sussulto di questa terra che convive da secoli con il Vesuvio, il vulcano simbolo e al tempo stesso spettro della regione.

L’invito alla calma

Dal punto di vista scientifico, però, gli esperti invitano alla calma. Il Vesuvio è monitorato costantemente dall’Osservatorio Vesuviano: sismi come quello di domenica rientrano in una normale attività di assestamento del vulcano, ancora considerato attivo ma in fase di quiescenza dal 1944. Scosse leggere e superficiali, spiegano i geologi, sono frequenti e non rappresentano, di per sé, segnali preoccupanti di un’imminente eruzione.

Negli ultimi tempi, qualche piccolo aumento nell’attività sismica è stato registrato, ma per ora nulla che faccia pensare a un cambiamento significativo dello stato del vulcano. L’intero sistema di sorveglianza resta comunque allerta, con strumenti capaci di captare anche le più piccole variazioni nel comportamento del Vesuvio.

Vesuvio
Il rapporto tra il Vesuvio e la Campania è particolare ma imprescindibile – pexels – salernosera

Il Vesuvio e i cittadini: un equilibrio tra memoria e rischio

Dopo la scossa, il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, è intervenuto per rassicurare la cittadinanza. “Capisco la paura – ha detto – ma è importante restare tranquilli e informarsi solo attraverso fonti ufficiali. Siamo in costante contatto con la Protezione Civile e l’Osservatorio Vesuviano”. Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha ribadito l’importanza di una vigilanza attiva ma senza inutili allarmismi.

Del resto, vivere all’ombra del Vesuvio è anche questo: un equilibrio quotidiano tra memoria storica e consapevolezza del rischio. Nessuno qui dimentica il passato, dalle rovine di Pompei ed Ercolano alla più recente eruzione del 1944. Ma la popolazione sa anche che oggi esistono strumenti di controllo e piani di evacuazione pronti a scattare in caso di necessità. Intanto, il gigante addormentato continua a sorvegliare silenziosamente chi abita sulle sue pendici. E ogni tremore, ogni piccolo battito della terra, viene accolto con la stessa miscela di rispetto, attenzione e, inevitabilmente, un pizzico di timore.