Incubo per i PENSIONATI: maggio 2025 rischia di diventare un mese senza soldi | Solo così eviti il tracollo

Brutti tagli in arrivo per i pensionati: l’assegno di maggio sarà davvero una brutta sorpresa per molti italiani che vivono con l’importo mensile garantito dall’Ente di Previdenza Sociale.
Maggio 2025 si prospetta come mese non particolarmente florido per numerosi pensionati italiani, che avevano già cominciato a ricevere qualche brutto segnale nell’assegno ricevuto all’interno del mese di aprile.
L’importo previdenziale continua a calare e molti cittadini si ritrovano con una cifra decisamente inferiore rispetto alle mensilità precedenti. A peggiorare la situazione arriva anche un lieve ritardo nell’erogazione della pensione.
A causa della festività del 1 maggio, data in cui ricorre la Festa dei Lavoratori, il pagamento avverrà a partire da venerdì 2 maggio, sia per chi riceve l’accredito su conto corrente bancario o postale, sia per chi ritira in contanti presso gli sportelli.
Sul cedolino di maggio incideranno in modo significativo le misure introdotte dall’ultima Legge di Bilancio: i tagli già avviati ad aprile andranno a colpire soprattutto chi beneficiava di specifiche detrazioni fiscali.
Detrazioni fiscali assenti nella pensione di maggio: importi più bassi
Il motivo principale del calo della pensione di maggio è da ricercare nell’eliminazione di alcune detrazioni fiscali storicamente riconosciute. A partire da gennaio 2025 sono, infatti, state abolite le detrazioni per figli a carico fino ai 30 anni, con un valore che poteva arrivare fino a 950 euro annui, pari a circa 80 euro al mese. Si deve poi considerare l’aggiunta della cancellazione delle detrazioni per altri familiari a carico, come fratelli, sorelle, suoceri, generi e nuore, che garantivano fino a 750 euro l’anno, ovvero circa 62 euro mensili.
Ad aprile molti pensionati si sono trovati già a fare i conti con il conguaglio, mentre a maggio ci sarà l’assenza definitiva di queste agevolazioni. Di conseguenza, molti italiani riceveranno assegni ridotti anche di oltre 140 euro rispetto al passato.
Tagli sulla pensione: continuano i prelievi relativi alle addizionali regionali e comunali
Oltre ai tagli previsti dalla Legge di Bilancio, sull’importo netto delle pensioni grava anche il prelievo fiscale locale. Le addizionali regionali e comunali, applicate in questi mesi, continueranno a incidere sulle pensioni fino a novembre 2025, come riportato da PoliticiPerCaso. Questi prelievi variano a seconda del luogo di residenza e rappresentano un ulteriore fattore di riduzione per molti assegni previdenziali.
Più che di una novità, però, in questo caso, si tratta di una prassi fiscale che ogni anno pesa sulle tasche dei cittadini tra l’inizio della primavera e l’autunno. L’effetto combinato di questi prelievi e della cancellazione delle detrazioni fiscali rende il cedolino di maggio particolarmente scarno per una vasta fascia di pensionati.