Home » Ufficiale, ferie estive ADDIO | Zia Elvira è stata la prima vittima, siamo costretti a giocare a racchettoni in doccia

Ufficiale, ferie estive ADDIO | Zia Elvira è stata la prima vittima, siamo costretti a giocare a racchettoni in doccia

vacanze al mare
Vacanze estive: rischiano di diventare un miraggio – pexels – salernosera

Quest’estate, per molti italiani, il mare rischia di diventare solo un miraggio.

È infatti passato il tanto discusso decreto ministeriale che rivoluziona il diritto alle ferie estive: una notizia che sta già facendo discutere lavoratori, sindacati e imprese. A riportarlo è La Gazzetta del Serchio, sottolineando come le vacanze estive, tradizionalmente sacre per milioni di famiglie, subiranno un drastico ridimensionamento.

Fino ad oggi, le ferie estive rappresentavano un diritto consolidato: due, tre settimane di pausa, spesso tra luglio e agosto, per staccare la spina dal lavoro e ricaricare le energie. Il nuovo provvedimento, approvato ufficialmente l’11 aprile 2025, stravolge questo scenario: in nome della produttività e della continuità dei servizi, sarà molto più difficile ottenere lunghi periodi di stop durante l’estate.

Il decreto, infatti, consente ai datori di lavoro di frammentare maggiormente le ferie estive, concedendo ai dipendenti solo periodi brevi e diluiti nel tempo. Niente più due settimane consecutive, se non in casi eccezionali: la priorità sarà mantenere operativi gli uffici e i servizi anche nei mesi più caldi.

Il Codice Civile italiano, all’articolo 2109, stabilisce da tempo che le ferie devono essere concesse tenendo conto sia delle esigenze aziendali sia di quelle del lavoratore. Ma ora l’equilibrio sembra spostarsi nettamente dalla parte delle imprese. La normativa europea impone che ogni lavoratore possa godere di almeno quattro settimane di ferie all’anno, ma lascia agli Stati membri una certa libertà nell’organizzazione dei periodi di fruizione. E l’Italia ha deciso di stringere le maglie proprio sull’estate.

I sindacati sono già insorti

Non sono pochi quelli che temono ripercussioni serie: dal benessere psicofisico dei lavoratori al settore turistico, che da sempre conta sull’esodo di massa verso le località balneari. Alberghi, stabilimenti, ristoranti: tutti rischiano di vedere calare drasticamente il numero dei visitatori proprio nei mesi di punta.

I sindacati sono già sul piede di guerra. Diverse sigle hanno chiesto incontri urgenti con il Ministero del Lavoro per cercare di mitigare l’impatto del decreto, proponendo correttivi o deroghe specifiche per categorie particolarmente esposte alla fatica e allo stress lavorativo.

Spiaggia
Il diritto alle ferie rischia grosso – pexels – salernosera

I commenti volano anche sui social network

Anche tra i cittadini il malcontento cresce. Sui social network si moltiplicano i commenti indignati: “Come facciamo a recuperare le energie senza una vera pausa?”, scrive qualcuno. “E chi ha figli piccoli che possono stare liberi solo d’estate?”, chiede un altro.

Il Governo, dal canto suo, giustifica la decisione con motivazioni economiche: servono più ore lavorate per sostenere la ripresa post-crisi, garantire la competitività internazionale e mantenere i livelli di servizio pubblico anche durante i mesi estivi.