730 da INCUBO per i genitori separati | Una casella sbagliata e paghi cifre folli, mio cugino ha venduto casa
Dal 1° gennaio 2025, è cambiato tutto per i coniugi separati in materia di detrazioni fiscali.
Con l’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio (Legge n. 207/2024), infatti, chi è legalmente separato non potrà più considerare l’ex coniuge come familiare a carico ai fini delle detrazioni IRPEF. Una novità che rischia di avere un impatto importante sulle dichiarazioni dei redditi di moltissime persone.
Fino ad oggi, la situazione era ben diversa: era possibile ottenere una detrazione se il coniuge separato risultava non autosufficiente dal punto di vista economico, in particolare nei casi di convivenza o di assenza di un assegno di mantenimento stabilito dal giudice. In pratica, anche se separati, il vincolo fiscale in qualche modo restava. Ma dal prossimo anno, questa possibilità scomparirà del tutto.
La modifica riguarda direttamente l’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), che disciplina proprio le detrazioni per familiari a carico. A partire dal 2025, le uniche persone che potranno essere considerate “altri familiari a carico” saranno gli ascendenti conviventi, come i genitori o i nonni. Gli ex coniugi separati, anche se conviventi, resteranno esclusi.
Questo significa, in pratica, che chi fino a oggi poteva contare su una piccola detrazione – che poteva arrivare anche a 750 euro – dovrà dire addio a questo beneficio. Per i coniugi non separati, invece, la situazione non cambia: se il partner ha un reddito annuo inferiore a 2.840,51 euro, si potrà continuare a ottenere la detrazione prevista (fino a un massimo di 800 euro, che si riduce progressivamente con l’aumentare del reddito del dichiarante).
Per i figli non cambia nulla
Importante sottolineare che non ci sono cambiamenti per quanto riguarda i figli: continua a valere l’Assegno Unico Universale, introdotto nel 2022, che ha sostituito tutte le vecchie detrazioni IRPEF per figli a carico minorenni e, in determinate condizioni, anche fino ai 21 anni di età. L’assegno viene erogato direttamente dall’INPS, sulla base dell’ISEE e della composizione del nucleo familiare.
La novità sulle detrazioni per ex coniugi separati, però, obbligherà molti a prestare ancora più attenzione alla compilazione della dichiarazione dei redditi per il 2025. Sarà fondamentale ricordarsi di non indicare più il coniuge separato come familiare a carico, anche se si continua a vivere sotto lo stesso tetto. Dimenticarsene o sbagliare potrebbe portare a errori nelle trattenute IRPEF e, di conseguenza, a problemi con l’Agenzia delle Entrate: multe, sanzioni o richieste di integrazione delle imposte non versate.
Cambia la vita quotidiana
In definitiva, si tratta di una modifica che, seppur passata un po’ sotto traccia, rischia di toccare la vita quotidiana di molte persone separate, già spesso alle prese con una gestione economica non facile. Meglio quindi prepararsi per tempo, magari rivolgendosi a un commercialista o a un CAF, per evitare brutte sorprese.
Il consiglio? Non aspettare l’ultimo momento: aggiornare per tempo i dati fiscali sarà fondamentale per evitare problemi e continuare a beneficiare correttamente delle agevolazioni spettanti.