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Cava de’ Tirreni, maxi sequestro della Guardia di Finanza: scoperti peluche e giocati contraffatti

Peluche contraffatti (Pixabay) - salernosera.it
Peluche contraffatti (Pixabay) – salernosera.it

La meticolosa operazione condotta negli ultimi mesi dalla Finanza ha permesso di sequestrare numerosissimi articoli falsificati

La Guardia di Finanza di Salerno è entrata in azione ed è riuscita a scovare dei movimenti loschi. Il tutto si è svolto nella provincia di Salerno, anche se in realtà ci sono degli intrecci anche con quella di Napoli.

Ma andiamo per gradi. Come riporta salernotoday.it i finanzieri nello specifico hanno sequestrato 19mila articoli contraffatti tra peluche, giocattoli e abiti al termine di diversi interventi svolti durante i mesi di luglio e agosto.

In seguito a questi passaggi di riscontri diretti e di analisi delle documentazioni fiscali relative agli acquisti di merce sequestrata e tramite anche l’ispezione delle banche dati è stato possibile risalire all’intera filiera.

Nello specifico è stato individuato un rivenditore gestito da un cittadino cinese operante a Napoli, come fornitore comune per diversi soggetti economici. Ciò ha consentito di entrare nel vivo dell’operazione e di arrivare finalmente a capo della questione.

I dettagli dell’intervento della Guardia di Finanza

Grazie alle indagini condotte dalle Fiamme Gialle di Cava de’ Tirreni, l’Autorità giudiziaria ha potuto delegare tramite un apposito decreto, la perquisizione del luogo in cui avvenivano le attività illecite.

Al termine dell’investigazione del suddetto corpo, i finanzieri hanno appurato la presenza nel locale di migliaia di articoli contraffatti, tra i quali si possono annoverare peluche Labubu, statuine della Marvel, articoli Disney e capi di abbigliamento con su il logo di una società sportiva di calcio. Insomma, un vero e proprio movimento losco, che probabilmente aveva come fine la rivendita ai medesimi prezzi degli articoli originari.

Peluche (Pixabay) - salernosera.it
Peluche (Pixabay) – salernosera.it

I rischi derivanti da questi prodotti

Tutto ciò avrebbe comportato un ingente arricchimento visto che solitamente quando si parla di contraffazione i costi di produzione sono di gran lunga più bassi. Tutto ciò senza considerare che questi erano destinati per lo più a dei bambini, logicamente ignari di tutti questi escamotage illeciti.

Infatti non è da escludere che per produrre più pezzi nel minor tempo possibile siano stati utilizzati materiali di scarsa qualità e perché no nocivi per la salute. Un punto questo che negli ultimi anni è sempre più oggetto di discussione anche quando si parla di prodotti originali, figuriamoci in questi frangenti. L’aspetto positivo è che almeno stavolta è stato possibile smascherare il tutto mettendo così fine ad un movimento che rischiava di espandersi ancora di più.