Ascea, banda di ladri irrompe in una scuola: portati via diversi computer
Non si tratta di un episodio sporadico nell’Agro nocerino, dove nei mesi scorsi sono stati presi di mira altri istituti scolastici
L’anno scolastico non è ancora iniziato, ma già bisogna fare i conti con degli episodi piuttosto incresciosi. Infatti come si evince dalle ultime notizie riportate da salernotoday.it un gruppo di ladri ha fatto irruzione in una scuola di Ascea.
I loschi personaggi non ancora identificati hanno sottratto diverso materiale informatico destinato alle attività didattiche. Nello specifico hanno preso diversi computers, che probabilmente rivenderanno per ottenere dei cospicui ricavi.
A rimetterci chiaramente sono gli studenti e le loro famiglie, che annualmente fanno enormi sacrifici per poter consentire ai propri figli di poter avere accesso all’istruzione. Senza questi strumenti viene meno un qualcosa di estremamente importante, che è inutile negarlo ha facilitato e non poco il processo di apprendimento.
Grazie ai PC è possibile reperire una quantità industriale di informazioni in pochi secondi e a ciò va aggiunto che il loro utilizzo consente di poter evitare lo spreco della carta. Un particolare che in questa fase storica non è propriamente irrilevante.
I particolari del colpo messo a segno dai furfanti
Stando alle prima ricostruzioni dello spiacevole avvenimento, la banda avrebbe forzato l’ingresso dell’istituto Parmenide per poi rubare diversi computer. La polizia ha prontamente aperto un’indagine volta a cercare elementi in grado di arrivare ai responsabili.
Le telecamere di videosorveglianza potrebbero rivelarsi determinanti per avere delle risposte. Nel frattempo però resta l’inquietudine per un’azione barbara e priva di umanità. A ciò va aggiunto che si tratta di un prosieguo di un discorso che va ormai avanti da molto tempo.
I possibili collegamenti con i furti del recente passato
Nell’Agro nocerino sarnese infatti sono stati rubati computers in ogni comune del circondario da almeno una scuola. Ciò lascia presagire che dietro a questi ladrocini potrebbe esserci la medesima firma e anche una rete nascosta di ricettatori, ai quali sono destinati gli strumenti informatici. In questo modo diventa quasi impossibile ritrovarli e risalire a chi li ha presi dalle scuole.
Al contempo è bene precisare che spesso e volentieri questi apparecchi vengono acquistati dai dirigenti scolastici grazie ai fondi europei. Questa sta a significare che non sempre vengono poi riacquistati e che quindi bisogna fare di necessità virtù. Una vera e propria ingiustizia senza fine, a cui va messa necessariamente la parola fine in nome del bene comune.