Carrefour dice addio all’Italia: 13.000 famiglie nel panico, ecco cosa accadrà nei prossimi mesi | Agosto rovente per tutti
Nel pieno dell’estate 2025, una notizia ha scosso il mondo della grande distribuzione in Italia: Carrefour ha deciso di lasciare il nostro Paese.
L’intero ramo italiano del colosso francese è stato infatti ceduto a NewPrinces S.p.A., gruppo alimentare italiano guidato dall’imprenditore Angelo Mastrolia. Un passaggio storico che riguarda non solo migliaia di supermercati, ipermercati e punti vendita sparsi per tutta la penisola, ma anche decine di migliaia di lavoratori, oggi alle prese con tanti interrogativi sul futuro.
Il gruppo NewPrinces, che solo pochi anni fa operava principalmente nel settore agroalimentare con marchi come Centrale del Latte, Delverde e Giglio, è riuscito nell’impresa di acquistare il 100% di Carrefour Italia, con un’operazione complessiva da circa un miliardo di euro. In pochi mesi, questa realtà italiana ha messo a segno una serie di acquisizioni strategiche, fino a diventare uno dei maggiori player nazionali nel mondo del cibo e della distribuzione.
Il passaggio di proprietà, però, non riguarda solo gli scaffali e i prodotti. Riguarda soprattutto le persone: si parla di oltre 13.000 dipendenti diretti e altri 11.000 lavoratori indiretti coinvolti nei servizi e nelle attività collegate. Per loro, la cessione rappresenta un grande punto di domanda: cosa cambierà nei contratti? Ci saranno tagli? Quali garanzie ci sono per chi lavora da anni sotto l’insegna Carrefour?
I sindacati, naturalmente, si sono mossi subito. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno chiesto un confronto urgente con il governo e con il nuovo gruppo proprietario. Il timore è che, dietro l’entusiasmo dell’acquisizione, possano nascondersi ristrutturazioni e tagli. NewPrinces, da parte sua, ha dichiarato di voler investire nel rilancio della rete e nei servizi logistici, mettendo sul piatto 200 milioni di euro. A questo si aggiunge un fondo da quasi 240 milioni garantito da Carrefour per facilitare il passaggio.
Un piano strategico più ampio
Ma oltre agli investimenti, c’è anche un piano strategico più ampio. Secondo quanto anticipato, il marchio Carrefour potrebbe scomparire entro tre anni, per lasciare spazio a un brand storico della GDO italiana: Gs. Un ritorno alle origini, potremmo dire, che punta a restituire identità nazionale a un settore ormai dominato da gruppi stranieri. Il passaggio, però, sarà graduale, e nel frattempo si lavorerà su efficienza, logistica e digitalizzazione.
Questa operazione ha un significato importante per l’economia italiana: con l’acquisizione di Carrefour, NewPrinces diventa uno dei gruppi più grandi nel settore alimentare, con un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro e una forza lavoro che supera le 18.000 persone in tutto il mondo. E non è finita qui: l’azienda ha annunciato l’intenzione di quotare la divisione industriale in Borsa a Londra entro la fine dell’anno.
Cosa succederà nella pratica
Resta ora da vedere come si tradurrà tutto questo nella pratica. L’auspicio è che questa transizione rappresenti davvero un’opportunità per rilanciare l’occupazione, migliorare le condizioni di lavoro e riportare al centro la qualità italiana.
Ma sarà il tempo – e soprattutto il confronto con i lavoratori – a dire se questa sarà una nuova pagina positiva o solo un’altra riorganizzazione tutta da digerire.