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Capitale della Cultura 2028, ben 6 campane in lizza: quali sono e con chi dovranno competere

Sessa Aurunca dall'alto (Fonte casertalife Instagram) - salernosera.it
Sessa Aurunca dall’alto (Fonte casertalife Instagram) – salernosera.it

La nostra regione si propone con ben sei località che hanno tanto da offrire da un punto di vista architettonico e culturale

La Campania si preannuncia piuttosto attiva per quanto concerne le candidature inerenti la Capitale della Cultura 2028. Seppur manchino ancora due anni e mezzo e ora che bisogna farsi trovare pronti.

Infatti per poter essere credibili dinanzi a chi prenderà l’importante decisione è necessario studiare un piano di valorizzazione delle proprie bellezze e anche di iniziative volte che possano coinvolgere i visitatori.

Di solito la località che viene prescelta per tutto il corso dell’anno viene quasi presa d’assalto e alle volte trattandosi di realtà poco avvezze al turismo, il rischio di non saper sopperire alla mole di turisti è da mettere in conto.

Le sei campane in corsa non sono per niente spaventate da tutto ciò. Anzi hanno voglia più che mai di arrivare fino in fondo. Solo una la spunterà e non è detto che sarà una nostra perla, ma fin che c’è la possibilità va fatto tutto ciò che occorre.

Le sei campane pronte a concorrere

Così come si evince da ilmattino.it la Campania può giocarsi le sue carte con Bacoli (Napoli), Benevento, Mirabella Eclano (Avellino), Sala Consilina (Salerno) e Sessa Aurunca (Caserta). Ma non finisce qui.

In gara c’è anche l‘Unione dei Comuni “Città Caudina” in provincia di Avellino. Fanno parte di questa unione Montesarchio, Cervinara, Airola, San Martino Valle Caudina, Rotondi, Roccabascerana, Pannarano, Bonea, Arpaia e Moiano. Dunque una candidatura particolare, che si spera possa fare breccia.

Gravina in Puglia (Fonte beniculturali3.0 Instagram) - salernosera.it
Gravina in Puglia (Fonte beniculturali3.0 Instagram) – salernosera.it

Le principali competitor nel resto d’Italia

Nonostante la Campania sia la regione con più posti in gara, è bene rammentare che tra gli altri comuni italiani che aspirano al titolo ci sono degli avversari di non poco conto. Anzi, alcuni potranno dare davvero dare un gran filo da torcere e far valere le proprie risorse. Tra i territori limitrofi o comunque del meridione spiccano Gravina, Galatina e Vieste in Puglia, Melfi in Basilicata, Gioia Tauro in Calabria e Catania in Sicilia.

Piemonte e Lombardia invece si propongono rispettivamente con Moncalieri (provincia di Torino) e Rozzano (provincia di Milano). Per il Lazio invece c’è la triade Pomezia, Tarquinia e Anagni. Stesso numero anche per la Toscana che gareggia con Colle di Val d’Elsa, Fiesole e Massa. Non partecipano Molise, Valle d’Aosta, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Sardegna e Liguria.