Il governo lancia il BONUS EMERGENZA da 500€ | Sembra un miracolo e invece è solo una TOPPA, che guaio

L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico pensata per aiutare le famiglie italiane che si trovano in condizioni di difficoltà economica e sociale.
Entrato in vigore all’inizio del 2024, l’ADI ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, con l’obiettivo di offrire un supporto più mirato, non solo sotto forma di aiuto economico, ma anche con percorsi di inclusione sociale e lavorativa.
Per accedere all’Assegno di Inclusione, le famiglie devono presentare domanda all’INPS e sottoscrivere un Patto di Attivazione Digitale. Questo patto prevede l’impegno a partecipare a percorsi di inclusione, come formazione, ricerca attiva del lavoro o altre attività utili per migliorare la propria condizione.
Possono richiedere l’ADI i nuclei familiari che abbiano almeno un componente minorenne, una persona over 60, un disabile o una persona in condizione di svantaggio, e con un ISEE che non superi i 9.360 euro. L’importo dell’assegno varia a seconda della composizione del nucleo familiare e della presenza o meno di un contratto di affitto.
Una caratteristica importante dell’Assegno di Inclusione è la durata del sostegno: l’aiuto viene concesso per un periodo iniziale di 18 mesi, al termine dei quali si può richiedere un rinnovo per altri 12 mesi.
Sospensione obbligatoria
Tra il primo e il secondo ciclo di erogazione però è prevista una sospensione obbligatoria di un mese, durante la quale non viene erogato alcun contributo. Questa pausa non dipende dai requisiti reddituali ma è una norma stabilita dalla legge. Ad esempio, se la prima fase termina a giugno, il secondo ciclo riparte ad agosto e in quel mese di luglio non viene pagato l’assegno.
Per aiutare le famiglie a superare questo momento di pausa, è stato introdotto un “bonus ponte”, un contributo una tantum pari all’importo dell’ultima mensilità ricevuta, fino a un massimo di 500 euro. Questo bonus viene erogato insieme alla prima rata del secondo ciclo, così da garantire continuità nel sostegno economico senza lasciare le famiglie scoperte nel mese di sospensione.
Mezzo milione di beneficiari
Sono circa mezzo milione le famiglie che beneficiano dell’Assegno di Inclusione, per un totale di risorse stanziate che si aggira sui 234 milioni di euro. Per chi vuole continuare a ricevere l’assegno, è necessario presentare la domanda di rinnovo seguendo le modalità previste. Ossia tramite il sito dell’INPS o con l’assistenza di CAF o patronati. Se la composizione del nucleo familiare resta invariata, non serve sottoscrivere un nuovo Patto di Attivazione Digitale, il che semplifica il processo. Al contrario, se ci sono stati cambiamenti nella famiglia, sarà necessario presentare una nuova domanda e sottoscrivere un nuovo patto.
In definitiva, l’Assegno di Inclusione si configura come uno strumento fondamentale per sostenere chi vive in condizioni di fragilità economica. Offre non solo un aiuto economico, ma anche un’opportunità concreta di inserimento sociale e lavorativo. Il bonus ponte rappresenta una soluzione intelligente per evitare che le famiglie rimangano senza aiuto nel momento di passaggio tra i due cicli di sostegno. In questo modo, l’ADI cerca di garantire un supporto più stabile e continuativo, che possa realmente fare la differenza nella vita di tante persone.