Autovelox, finalmente puoi dire ADDIO alle multe | Questa la mappa aggiornata, ora li freghi e gli fai ciao ciao dal finestrino

Da luglio 2025, per chi guida in Italia, cambia qualcosa di importante: una nuova norma introdotta con il Decreto Infrastrutture
Questo decreto prevede la creazione di una mappa ufficiale di tutti gli autovelox presenti sul territorio nazionale. Non si tratta solo di un censimento tecnico, ma di una vera e propria svolta in termini di trasparenza e tutela per gli automobilisti.
Per la prima volta, infatti, sarà possibile consultare in modo semplice e gratuito una piattaforma digitale gestita dal Ministero delle Infrastrutture, dove verranno raccolti i dati relativi a ogni dispositivo di rilevazione della velocità. Posizione, tipologia, modello, marca: tutto sarà accessibile.
A renderlo possibile è stato un emendamento presentato dalla Lega, approvato alla Camera il 10 luglio 2025. Ora in attesa del via libera definitivo dal Senato. Una volta entrato in vigore, ogni Comune – parliamo di quasi ottomila enti locali – avrà sessanta giorni di tempo per inviare l’elenco completo degli strumenti presenti sul proprio territorio.
Se un autovelox non sarà incluso nella mappa entro quel termine, sarà considerato irregolare, e tutte le multe emesse tramite quel dispositivo saranno nulle. Una garanzia importante per gli automobilisti, che negli anni si sono spesso trovati a dover contestare sanzioni elevate in circostanze poco chiare o in presenza di apparecchiature non segnalate correttamente.
Nuovi sistemi di rilevazione
Ma la novità non riguarda solo l’aspetto burocratico. Da marzo 2025, infatti, sono stati introdotti nuovi sistemi di rilevazione su alcune tratte autostradali – tra cui l’A1, l’A14, l’A11, l’A9 e l’A27 – che utilizzano tecnologie molto più avanzate. Si tratta dei Tutor 3.0, dispositivi in grado non solo di calcolare la velocità media e quella istantanea, ma anche di rilevare sorpassi vietati, veicoli contromano o il trasporto di merci pericolose. Questi strumenti, dotati di intelligenza artificiale e telecamere di ultima generazione, saranno anch’essi inclusi nella mappa ufficiale.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la segnaletica. Il decreto stabilisce che i cartelli che indicano la presenza di un autovelox devono essere chiari e ben visibili, installati almeno 200 metri prima sulle strade extraurbane e 75 metri in ambito urbano. Non sarà più sufficiente il generico avviso “controllo elettronico della velocità”, ma sarà necessario fornire informazioni precise, nel rispetto anche delle recenti indicazioni della Corte di Cassazione.
Un obiettivo primario
In tutto questo, la sicurezza stradale resta un obiettivo primario. Conoscere in anticipo dove si trovano i dispositivi non significa eludere le regole, ma evitare sanzioni ingiuste e responsabilizzare chi guida. Allo stesso tempo, strumenti tecnologici come il Tutor 3.0 possono davvero contribuire a ridurre incidenti e comportamenti pericolosi.
Entro la fine di luglio 2025, il decreto dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e da quel momento scatterà il conto alla rovescia: i Comuni avranno due mesi per aggiornare i dati, dopodiché la mappa sarà online. Si tratta di una svolta importante, che mira a riportare ordine e legalità in un ambito spesso percepito come confuso e, in alcuni casi, vessatorio. Per una volta, la tecnologia e la trasparenza vanno davvero nella direzione del cittadino.