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ADDIO agli SBIRRI DEL FISCO in azione libera | Ora devono spiegarsi bene altrimenti rischiano il posto

Residenza fiscale
Controllo fiscale – pexels – salernosera

In Italia è in arrivo un cambiamento importante nel modo in cui vengono effettuati i controlli fiscali nelle aziende.

Questo cambiamento nasce da una decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), che ha messo in discussione i metodi usati da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per accedere nelle sedi delle imprese senza fornire spiegazioni adeguate. In particolare, la Corte ha criticato il fatto che, tra il 2018 e il 2022, siano stati condotti numerosi blitz senza motivazioni chiare, violando così il diritto alla tutela del domicilio e alla privacy dei soggetti controllati.

Per rimediare a questa situazione, è stato proposto un emendamento al decreto fiscale attualmente in discussione alla Camera. L’obiettivo è impedire che vengano effettuati accessi “a sorpresa” senza una giustificazione concreta. In pratica, d’ora in avanti, ogni ispezione dovrà essere accompagnata da una motivazione dettagliata, scritta e documentata. Le autorità dovranno spiegare nero su bianco perché si sta procedendo a un controllo, quali elementi lo rendono necessario e su quali fatti si basa l’intervento.

Questo intervento legislativo rappresenta un passo avanti importante nella tutela dei diritti dei contribuenti. Se fino a oggi l’amministrazione finanziaria poteva agire con una certa libertà, in futuro sarà vincolata al rispetto di criteri più stringenti, che garantiranno maggiore trasparenza e una possibilità concreta per le aziende di difendersi. In effetti, un accesso non motivato potrà essere impugnato e dichiarato nullo dal giudice tributario, rendendo inutilizzabili anche gli eventuali risultati dell’ispezione.

L’emendamento in discussione non si applicherà retroattivamente. Questo significa che tutti i controlli già eseguiti manterranno la loro validità, anche se non motivati come richiesto dalle nuove norme.

Un fisco meno aggressivo

Questo cambiamento si inserisce in un quadro più ampio di riforma dell’attività ispettiva. Recentemente, infatti, sono state introdotte altre novità, come lo stop alle comunicazioni non urgenti durante il mese di agosto e la possibilità per i contribuenti di regolarizzare situazioni pendenti attraverso il cosiddetto “ravvedimento speciale”.

Si sta quindi delineando un fisco meno aggressivo e più orientato al dialogo, che cerca di conciliare efficacia dei controlli e rispetto dei diritti fondamentali.

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Rimborso (fonte Pexels) – Salernosera.it

Maggiore chiarezza sulle verifiche

Per le imprese e i professionisti, tutto ciò significa avere maggiore chiarezza su quando e perché possono essere sottoposti a verifiche. Si riduce la discrezionalità degli ispettori e si rafforza la tutela legale. Certamente, per l’amministrazione fiscale si tratterà di un cambiamento che comporta anche più lavoro e documentazione.

Ma a lungo termine, si punta a un sistema più giusto, trasparente e rispettoso delle regole europee. Se l’iter legislativo procederà senza intoppi, le nuove norme entreranno in vigore già nelle prossime settimane, segnando un punto di svolta importante nei rapporti tra Stato e contribuenti.