Salerno, la statistica è impietosa: è la settima città italiana in cui ci si sente più soli
Lo recente studio ha portato alla luce questo aspetto per niente edificante e che testimonia una problematica ancora troppo sottovalutata
Incredibile ma vero. Salerno nonostante la sua vitalità, la sua bellezza e la sua pregevole cucina deve fare i conti con il problema della solitudine. A rivelarlo come riportato da salernonotizie.it è uno studio realizzato da Unobravo, noto portale di assistenza psicologica.
Stando a questo meticoloso lavoro, la città campana è la settima in Italia dove ci si sente più soli. Un dato che in parte è sorprendete, ma che riflette in parte il senso di isolamento sempre più tipico delle grandi realtà.
Ritmi frenetici, lavoro da remoto e relazioni sociali sempre meno intense sono tra le principali cause di questo andamento. Il sondaggio di Unobravo ha preso in esame 1.500 italiani oltre che i dati ISTAT.
Sono state prese in considerazione anche le ricerche online legate alla tematica della solitudine. Nel report è stato inserito anche il commento della Psicologa e Clinica Director di Unobravo, ovvero la Dottoressa Fiorenza Perris.
Le statistiche inerenti la città di Salerno
Insomma, un’analisi meticolosa che vede appunto Salerno in settima posizione. Nella nostra città il 37% dei residenti vive da solo e il 56% ha esternato un senso di solitudine, evidenziando una forma di disconnessione sociale che seppur non sia propriamente visibile è quanto mai presente in questa fase.
Dati che vanno in controtendenza con l’espansione turistica e non solo della località campana, che negli ultimi anni ha fatto dei notevoli passi in avanti anche per quanto concerne la socialità. Eppure almeno in questa fase è così.
I dati riguardanti il resto d’Italia
In generale il 50% degli italiani ha dichiarato di sentirsi solo nella città in cui vive. Per forza di cose al primo posto di piazza Milano, città dove lo stile di vita porta in un certo senso alla crescita di questo trend. Tra le fasce d’età più colpite ci sono invece i giovani tra i 25 e i 34 anni.
Circa il 70% di questo raggruppamento ha ammesso di sentirsi isolato. A suffragare tutte queste tesi è anche l’aumento degli italiani che vivono senza altre persone al proprio fianco. La crescita è del 14% e chiaramente se ciò porta autonomia e indipendenza, l’altra faccia della medaglia è quella secondo cui in alcuni momenti si percepisce un senso di emarginazione. In generale comunque si tratta di una tematica, che va monitorata ed approfondita ulteriormente nel corso del tempo.