Hanno trovato la PORTA DEL PARADISO a Napoli | Dopo quasi 40 anni, ora è accessibile a tutti: qui ti perdonano i peccati
Una riscoperta incredibile apre una nuova possibilità a Napoli: ecco dove godere di una vista spettacolare immersi nella storia e nella cultura della città partenopea.
A Napoli, c’è sempre qualcosa che torna alla luce. Questa volta succede sulla cima del Monte Echia, la storica collina che si affaccia sul golfo e che fu uno dei primi insediamenti della città antica.
Qui, dopo decenni di silenzio e abbandono, riapre finalmente la chiesa dell’Immacolatella a Pizzofalcone, conosciuta anche come “la chiesa delle montagnelle”.
Il suo portale monumentale, affacciato sul mare, ha fatto guadagnare al luogo il soprannome di “porta del paradiso”, come riportato da NapoliReale.
Dietro questo nome c’è una storia più concreta: quella di un edificio sacro recuperato grazie a restauri recenti e all’ascensore panoramico che porta fin quassù. Dopo anni di degrado e furti, oggi la chiesa torna a essere vissuta, grazie all’impegno della Curia e delle associazioni che hanno sostenuto il suo recupero.
Nuova apertura della chiesa dell’Immacolatella: la vista è mozzafiato
La chiesa sorge su Monte Echia, dove i greci fondarono la prima Napoli. Fu costruita nel Cinquecento come cappella per i soldati spagnoli, ma l’aspetto attuale risale al 1857, quando Ferdinando II la fece ricostruire con una pianta a croce greca. Una scritta sull’ingresso ricorda proprio questo intervento. All’interno, un tempo, c’erano opere d’arte e arredi preziosi, tra cui una statua dell’Immacolata in legno risalente all’Ottocento.
I bombardamenti della Seconda guerra mondiale danneggiarono la struttura, e dopo una breve riapertura, fu il terremoto del 1980 a renderla nuovamente inagibile. Da allora, il grande scalone e la vista spettacolare su Castel dell’Ovo e il Vesuvio sono rimasti nascosti dietro cancelli chiusi, anche se molti napoletani non hanno mai smesso di sentirla propria.
Come visitare la “chiesa del Paradiso” a Napoli
La svolta è arrivata grazie a una serie di iniziative. Nel 2011 la Curia avviò un progetto per affidare le chiese inutilizzate a chi potesse occuparsene. L’Immacolatella fu così presa in carico dall’associazione ArteM. I primi fondi sono arrivati nel tempo, tra cui quelli raccolti con un concerto di beneficenza nel 2024. Tra il 2020 e il 2022 sono stati completati i lavori sulla facciata e riaperto l’ingresso.
Intanto è entrato in funzione anche l’ascensore di Monte Echia, che collega il lungomare con la terrazza che ospita la chiesa, l’Archivio di Stato e la caserma Nino Bixio. Nel luglio 2025, la chiesa è tornata ufficialmente visitabile. Oggi il portale restaurato accoglie fedeli e visitatori in un luogo che ha ritrovato il suo ruolo spirituale e culturale nel cuore di Napoli.