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Aumenti RECORD sulle sigarette, fine della pacchia per tutti | Ora un pacchetto ti costerà quanto una cena al ristorante

Sigarette pericolose - fonte_Canva - salernosera.it
Sigarette pericolose – fonte_Canva – salernosera.it

Negli ultimi giorni l’Unione Europea ha annunciato una decisione che sta facendo molto discutere, soprattutto tra i fumatori italiani e non solo

Si tratta di un aumento significativo delle tasse sulle sigarette e su tutti i prodotti del tabacco. Questa scelta, parte di un pacchetto più ampio che riguarda il bilancio europeo per i prossimi anni, ha l’obiettivo di generare nuove entrate per l’Unione, stimabili tra gli 11 e i 15 miliardi di euro all’anno.

Ma non è solo una questione di soldi: l’aumento delle accise viene anche giustificato come una misura per migliorare la salute pubblica, dato che è ormai noto da tempo come un prezzo più alto del tabacco sia uno strumento efficace per ridurre il consumo, soprattutto tra i giovani.

Tuttavia, l’entità di questo aumento è davvero pesante. Parliamo di un rialzo del 139% per le sigarette tradizionali. Del 258% per il tabacco da rollare e addirittura di un aumento fino al 1.090% per i sigari. In termini pratici, questo potrebbe significare che un pacchetto di sigarette che oggi costa circa 5 euro potrebbe arrivare a superare i 6 euro, con rincari di più di un euro per confezione.

E l’aumento non riguarderà solo le sigarette tradizionali. Anche le sigarette elettroniche, il tabacco riscaldato e le bustine di nicotina vedranno crescere la tassazione.

Tante le reazioni in Italia

Questa notizia ha scatenato molte reazioni in Italia, dove il settore dei tabaccai e gli stessi consumatori si dicono preoccupati. Da un lato, c’è il timore concreto che un aumento così consistente possa alimentare il contrabbando di sigarette, un fenomeno che in passato ha già provocato grosse perdite fiscali per lo Stato. Dall’altro, si parla di un possibile impatto sull’inflazione, che andrebbe a colpire ancora di più le tasche dei cittadini. Le autorità italiane, insieme ad altri Paesi come Grecia e Romania, stanno cercando di negoziare con Bruxelles per trovare un compromesso o almeno per mitigare gli effetti più duri dell’aumento.

Va detto però che la proposta europea, seppur severa, nasce anche da un intento di salute pubblica. Rendere meno accessibile il tabacco è una strategia riconosciuta a livello mondiale per diminuire il numero di fumatori, in particolare tra i giovani. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e studi scientifici sottolineano come l’incremento dei prezzi sia uno dei metodi più efficaci per scoraggiare il fumo. In quest’ottica, l’Unione Europea vuole anche rafforzare la propria indipendenza finanziaria, introducendo una nuova risorsa fiscale specifica.

Sigarette irregolari - fonte_Canva - salernosera.it
Sigarette – fonte_Canva – salernosera.it

Negoziati in abbrivio

I negoziati tra i 27 Stati membri sono appena iniziati e dovranno essere approvati all’unanimità, per cui ci vorrà tempo prima di vedere come sarà l’assetto finale di questa misura. Non è escluso che Bruxelles possa modificare alcune delle proposte o prevedere delle deroghe per i Paesi più critici. Intanto, però, il messaggio è chiaro: la battaglia contro il tabacco si fa più dura e il prezzo da pagare per i fumatori aumenterà in modo significativo.

In conclusione, quella che si prospetta è una vera e propria “stangata” europea sulle sigarette e sui prodotti del tabacco. Con ripercussioni importanti sia sul fronte economico che su quello sociale. L’Italia, come gli altri Stati, dovrà fare i conti con questo nuovo scenario. Cercando di bilanciare la necessità di tutelare la salute pubblica con la difesa degli interessi economici nazionali e dei consumatori. Nei prossimi mesi, con il proseguire dei negoziati, si capirà meglio quale sarà l’impatto reale di questa riforma sulle nostre abitudini e sulle casse dello Stato.