Nuovo Bollo Auto, ADDIO vecchie regole | Paghi anche se l’auto è ferma in GARAGE, vengono a bussarti sotto casa

Nessuna riduzione, nessuna eccezione: la nuova tassa di possesso diventa ancora più rigida. Ecco come pagare il bollo auto a partire dal prossimo anno.
Dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore nuove regole che riscrivono il funzionamento del bollo auto, e lo fanno in una direzione opposta rispetto a quanto auspicato da milioni di cittadini.
Da tempo si discute sull’idea di trasformare la tassa sul possesso in un’imposta di tipo regionale, basata sul reale utilizzo del veicolo, più equa e legata ai consumi effettivi.
La riforma in arrivo, però, conferma non solo il mantenimento del bollo, ma ne inasprisce anche i criteri, imponendone il pagamento anche per veicoli non circolanti, custoditi in garage o sottoposti a vincoli giudiziari.
Un orientamento normativo che si discosta dall’esempio dell’IMU, dove almeno per la prima casa non di lusso è prevista un’esenzione.
Bollo auto: attenzione alle nuove scadenze per il pagamento
Nel caso dell’auto, invece, il possesso resta il solo criterio valido, senza considerazione per l’uso effettivo o per le difficoltà legate alla mobilità nelle aree meno servite dai trasporti pubblici. Diciamo, quindi, che non sembrano esserci grandi cambiamenti nel modo in cui viene applicato il pagamento del bollo auto, che resta da corrispondere per il semplice possesso.
La modifica rilevante riguarda le date di pagamento. Attualmente, la scadenza del bollo varia a seconda che il veicolo sia nuovo o usato, creando incertezza e confusione. Con le nuove disposizioni, invece, il pagamento sarà unificato: la tassa dovrà essere corrisposta entro la fine del mese successivo a quello di prima immatricolazione, indipendentemente dal passaggio di proprietà. Basterà consultare il libretto di circolazione per sapere quando pagare. Inoltre, cambiano le regole sulla responsabilità fiscale in caso di compravendita: se oggi il bollo spetta a chi acquista, dal 2026 dipenderà dal momento della vendita. Se il veicolo viene venduto entro i primi mesi dell’anno, sarà il venditore a dover sostenere il pagamento, non l’acquirente.
Applicazione del bollo auto: non si valuta la circolazione, ma il possesso
Niente cambia per quanto riguarda la tassazione dei veicoli non utilizzati. A partire dal 2026, non sarà ancora possibile evitare il pagamento del bollo nemmeno se l’auto è inutilizzata, custodita in garage, sottoposta a fermo amministrativo o sequestrata. La normativa stabilisce che il semplice possesso, a prescindere dalla possibilità di circolazione, comporta l’obbligo fiscale.
Una scelta che punta a semplificare la riscossione ma che solleva dubbi sull’equità del sistema. Il messaggio è chiaro: tenere l’auto ferma non esonera più dai doveri tributari e il controllo sarà sempre più capillare.