Prostituzione nei centri massaggi, accusate quattro persone: andranno a processo
I quattro sono accusati in concorso di sfruttamento della prostituzione. Il tutto sarebbe avvenuto in due centri messaggi ubicati a Scafati e Salerno
Guai seri in vista per 4 persone titolari e dipendenti di due centri massaggi. Come riportato da salernotoday.it le due attività commerciali ubicate rispettivamente a Scafati e a Salerno si sono avvalse di metodologie non propriamente ortodosse.
A loro carico pendono le accuse in concorso di sfruttamento della prostituzione. A far partire l’inchiesta è la segnalazione di un cittadino nell’Agro, in relazione a movimenti sospetti in una delle due città menzionate.
Da quel momento pare siano venuti alla luce dei particolari di una certa rilevanza, che qualora fossero confermati potrebbero avere delle ripercussioni decisamente pesanti sulle persone coinvolte.
Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio cosa sarebbe successo nei centri massaggi incriminati e come potrebbe evolversi la situazione. Ecco tutto che che c’è da sapere in merito a questo fatto che ha destato non poco scalpore.
Le accuse ai danni dei responsabili
Dalle indagini sarebbe emerso che la coppia di titolare dell’attività e un dipendente (i quali si ritroveranno a dover affrontare un processo) gestivano quello che in apparenza doveva essere un normalissimo centro massaggi in una modalità piuttosto sconcertante.
In pratica si svolgeva un’attività ben organizzata di sfruttamento della prostituzione delle operatrici. I responsabili secondo la Procura di Nocera Inferiore avevano un modus operandi ormai consolidato ed efficace, che gli aveva permesso di farsi conoscere bene.
In che modo adescavano la clientela
Attiravano infatti i potenziali clienti pubblicizzando i servizi offerti, ossia delle vere e proprie prestazioni di carattere sessuale, tramite diversi siti internet. Dunque un movimento che se confermato avrebbe del clamoroso e chiaramente potrebbe portare a delle pene di un certo rilievo. L’iter si preannuncia lungo, anche perché sono ancora molteplici gli aspetti su cui bisogna far necessariamente luce.
D’altronde oltre ad arricchirsi sfruttando le malcapitate dipendenti, i gestori si sarebbero arricchiti tramite una pratica che a prescindere dal pensiero individuale sulla tematica, almeno per ora in Italia resta illegale. E ciò chiaramente porta di conseguenza anche a dei problemi col Fisco. Non resta che attendere ulteriori sviluppi per capire anche la portata di questo giro, che vede coinvolte in maniera diretta e non diverse persone. Per una volta quindi quella dei centri messaggi potrebbe non essere solo la classica leggenda metropolitana, ma una storia vera a tutti gli effetti.